Borse. L’Europa risolleva la testa sul finale grazie a Fed e Brexit

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

Milano, 26 febbraio – Una Federal Reserve “paziente” sui tassi, l’apertura di Theresa May a uno slittamento della Brexit oltre il 29 marzo e lo spread tornato sotto quota 260 punti (259 alla chiusura, contro i 267 dell’avvio e i 265 di ieri): è questa la “ricetta” che ha spinto le Borse europee ad azzerare i ribassi e chiudere in positivo (Milano +0,11%, Parigi +0,13%, Francoforte +0,31% e Madrid +0,25%). Unica in rosso Londra (-0,4% circa), pur avendo ridotto le perdite dopo che la premier ha annunciato che “lascerà al Parlamento la scelta” di rinviare la scadenza “per un periodo breve e limitato”, se i deputati respingeranno l’intesa del governo con l’Ue, ma chiederanno comunque un accordo. Sull’altra sponda dell’Atlantico il numero uno della Fed Powell ha parlato di un outlook positivo, ma di segnali contrastanti sull’economia. A Piazza Affari positive le banche, che han ritrovato quota dopo un avvio debole, con Banco Bpm (+3,58%) prima della classe, seguita da Ubi Banca (+1,93%) e Mediobanca (+1,55%). A passo rapido anche Ferragamo (+1,52%), dopo i buoni riscontri dell’ultima sfilata e la nomina di Paul Andrew a direttore creativo, Diasorin (+1,83%) e Saipem (+0,93%), sostenuta da una valutazione positiva di Berenberg. Accelerata nel finale per Ferrari (+1,29%), dopo la proposta di dividendo da 1,03 euro per azione. Prese di beneficio su St (-1,51%). Fuori dal listino principale di gran carriera Fincantieri (+15,93%), dopo i conti 2018 migliori delle stime. Petrolio in rialzo (+0,66% il Wti ad aprile e +0,86% il Brent). Sul fronte dei cambi, l’euro passa di mano a 1,1368 dollari (1,1352 dollari in avvio e 1,1354 ieri in chiusura), e a 125,911 yen (da 126,007 yen). Corre la sterlina, ai massimi da 10 mesi sull’euro e da 4 mesi sul dollaro: la moneta britannica è a 1,3263 contro il dollaro mentre l’euro/sterlina è a 0,857.

 

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