Piazza Affari
Milano, 3 settembre – Il deludente dato sull’occupazione americana (sono stati creati 235.000 posti di lavoro, le attese erano per 725.000, i numeri peggiori da gennaio) e le conseguenti incertezze di Wall Street hanno messo il freno alle Borse europee, che hanno chiuso in calo, pur se sopra i minimi di seduta. Milano ha ceduto lo 0,64%, pur restando sopra quota 26.000 punti, Parigi l’1,08%, Francoforte lo 0,37, Londra lo 0,35%, Madrid l’1,31% e Amsterdam lo 0,48%. Le notizie sul lavoro a stelle e strisce sono la ‘bussola’ delle scelte della Federal Reserve sul tapering, la riduzione degli stimoli monetari, come ha detto anche il numero uno dell’istituto Jerome Powell e il dato di oggi non fa particolare chiarezza sulla situazione, tanto più che il tasso di disoccupazione è calato al 5,2% dal 5,4% precedente. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari Unicredit (+0,65%) è l’unica ad avere registrato guadagni di una certa entità, mentre Diasorin (+0,45%) e Stellantis (+0,04%) hanno retto il colpo all’indomani di andamenti già brillanti. In coda Moncler (-1,46%), che sconta una seduta negativa per il lusso europeo. In calo il petrolio, dopo l’accelerata della seduta precedente: il Wti ottobre cala dello 0,57% a 69,35 dollari al barile, il Brent di pari scadenza dello 0,16% a 72,95 dollari. Sul valutario, il cambio euro/dollaro, dopo avere superato 1,19 in scia alla pubblicazione del dato sul lavoro americano, riduce i guadagni: la moneta unica passa di mano a 1,1885 dollari (1,188 in avvio e 1,1867 ieri a fine seduta). L’euro vale anche 130,34 yen (130,67 in apertura e 130,52 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen è a 109,65. Infine, spread stabile a 106 punti, come la chiusura precedente.
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