Moneyfarm: sulla nuova piattaforma Conto Titoli arrivano gli ETF iShares di BlackRock

Nella foto Fabio Zampaglione

Nella foto Fabio Zampaglione

Milano, 18 marzo 2024 - Moneyfarm, società di consulenza finanziaria indipendente con approccio digitale, avvia la prima collaborazione per l’ampliamento dell’offerta di Conto Titoli, la piattaforma multiprodotto lanciata lo scorso ottobre per offrire un’accurata selezione di prodotti di investimento in regime amministrato. Grazie alla collaborazione con BlackRock sarà disponibile in piattaforma un’ampia gamma di ETF con cui costruire portafogli diversificati in modo semplice, totalmente digitale e a un costo competitivo.  A partire da oggi, saranno disponibili oltre 100 ETF iShares, con il rimborso totale dei costi di acquisto per gli ordini di importo superiore a 1.000 euro, su tutte le principali esposizioni azionarie core, tra cui l’equity globale, e su diverse aree tematiche, fattoriali e sostenibili. Continua a leggere

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Borse Cina. Chiusura in rialzo dopo i dati. Shanghai +1%, Shenzhen +1,6%

Nella foto la Borsa di Shenzhen

Nella foto la Borsa di Shenzhen

Roma, 18 marzo – Chiusura in rialzo per le Borse cinesi, sulla scia del sentiment positivo seguito alla pubblicazione dei dati economici. Quelli sull’attivita’ economica sono stati piu’ forti del previsto per la produzione industriale e gli investimenti, mentre le vendite al dettaglio sono state praticamente in linea con le aspettative. Alla Borsa di Shanghai, l’indice Composite e’ salito dell’1% a 3.084,93 punti, quando a Shenzhen l’indice Composite ha guadagnato l’1,6%. Tra i principali titoli, Catl ha guadagnato il 5,5% dopo i conti, grazie soprattutto ai forti utili. Il gruppo automobilistico Byd ha registrato un rialzo del 4,1%. L’indice Hang Seng della Borsa di Hong Kong e’ salito dello 0,1% chiudendo a 16.737,12 punti, recuperando terreno dopo un avvio debole. Continua a leggere

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Borsa Tokyo. Nikkei chiude a +2,67% aspettando il rialzo dei tassi della Boj

 Nella foto la Borsa di Tokyo

Nella foto la Borsa di Tokyo

Roma, 18 mar – Chiusura in forte rialzo per la Borsa di Tokyo nella prima seduta della settimana, grazie al calo dello yen e sostenuta dalla probabilita’ sempre piu’ forte di una stretta monetaria da parte della Banca del Giappone dopo l’annuncio di aumenti salariali record nel paese. L’indice Nikkei e’ balzato del 2,67% a 39.740,44 punti, mentre l’indice piu’ ampio Topix ha guadagnato l’1,92% a 2.721,99 punti. Continua a leggere

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PIMCO: Il futuro della proposta di budget di Biden

Nella foto Joe Biden e Donald Trump che si sfideranno alle prossime elezioni di novembre

Nella foto Joe Biden e Donald Trump che si sfideranno alle prossime elezioni di novembre

È improbabile che la proposta di budget presentata lunedì scorso dal Presidente Joe Biden possa essere approvata dall’attuale Congresso, ma offre una chiara visione delle priorità che potrebbero caratterizzare una seconda amministrazione Biden. Il budget prevede nuove spese per i programmi sociali a favore della classe media e un aumento delle tasse per i ricchi e le imprese. C’è una cosa su cui un’amministrazione Biden 2.0 e un Congresso del 2025 sarebbero probabilmente d’accordo l’anno prossimo, indipendentemente dal partito che vincerà la legislatura: il proseguimento degli sgravi fiscali per la classe media approvati dai repubblicani con il Tax Cuts and Jobs Act (TCJA) del 2017. Continua a leggere

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Borsa. Europa in rialzo dopo i dati della Cina, Milano (+0,30%) con MPS in luce

 Nella foto Piazza Affari

Nella foto Piazza Affari

Milano, 18 marzo – Partenza con minimi rialzi per le Borse europee in una settimana che vedrà assolute protagoniste le banche centrali con la Federal Reserve americana, la Banca del Giappone e la Banca d’Inghilterra chiamate a prendere decisioni sulla politica monetaria. I listini europei sfruttano la buona intonazione delle Borse asiatiche dopo che i dati cinesi sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio di gennaio-febbraio (rispettivamente +7% annuo e +5,5%) hanno fornito sorprese positive. Continua a leggere

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Pictet AM. Mercati finanziari globali: performance azionarie positive in USA, Europa e Giappone

Nella foto Wall Street

Nella foto Wall Street

Febbraio si è confermato un mese molto positivo per i mercati finanziari con performance azionarie generose pari al 5% in America, 7,5% in Europa e 10% in Giappone, sostenute da fondamentali forti, specialmente negli Stati Uniti, e buoni risultati societari, in particolare delle aziende del settore tech. Le obbligazioni hanno subito una correzione per le stesse ragioni macroeconomiche e per la conseguente retorica attendista dei banchieri centrali senza però contagiare le asset class rischiose, come invece era accaduto in autunno. Continua a leggere

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Generali Investments. I titoli finanziari in euro sono stati favoriti dall’aggiornamento del quadro politico monetario della BCE

Nella foto la Bce

Nella foto la Bce

A gennaio si sono riaffacciate le preoccupazioni per il settore immobiliare commerciale, soprattutto negli Stati Uniti. All’interno dei titoli finanziari europei, alcuni operatori particolarmente esposti si sono indeboliti, trascinando con sé l’intero spazio del credito finanziario per una o due settimane. Ma non è durata. Le obbligazioni subordinate degli specialisti tedeschi del credito al consumo Aareal e Deutsche Pfandbriefbank continuano a scontare una probabile ristrutturazione, ma questo rischio è ora percepito dal mercato come idiosincratico. Continua a leggere

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La Française Asset Management . Cicli di riduzione dei tassi attesi sui mercati già a giugno

I mercati prevedono ora cicli di tagli dei tassi che inizieranno solo a giugno, in linea con le comunicazioni delle banche centrali. Salvo sorprese significative sul fronte dell'inflazione, questa situazione non dovrebbe variare molto prima della fine di maggio e dovrebbe consentire alla volatilità di continuare il suo lento declino.

I mercati prevedono ora cicli di tagli dei tassi che inizieranno solo a giugno, in linea con le comunicazioni delle banche centrali. Salvo sorprese significative sul fronte dell’inflazione, questa situazione non dovrebbe variare molto prima della fine di maggio e dovrebbe consentire alla volatilità di continuare il suo lento declino.

La correzione obbligazionaria di febbraio sulla parte breve della curva deve essere attenuata dai dati macroeconomici. La correzione delle obbligazioni è proseguita a febbraio con movimenti piuttosto violenti nella parte breve della curva dei rendimenti, sia in Europa che negli Stati Uniti. Il motivo? In entrambe le regioni, i dati sull’inflazione hanno superato le aspettative, spingendo i banchieri centrali a ribadire, in modo un po’ più esplicito, la loro riluttanza a ridurre i tassi di interesse. Continua a leggere

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Capital Group: La tecnologia è la migliore medicina per l’uomo?

l’innovazione è il fattore trainante del valore a lungo termine per gli investitori e la combinazione tra tecnologie avanzate e settore sanitario è in grado di generare opportunità durature di lungo periodo.

l’innovazione è il fattore trainante del valore a lungo termine per gli investitori e la combinazione tra tecnologie avanzate e settore sanitario è in grado di generare opportunità durature di lungo periodo.

Per un settore che ruota attorno al concetto di benessere, sembra un po’ un controsenso dire che il sistema sanitario moderno è in realtà “malato”. Un modello sbilanciato di erogazione dell’assistenza sanitaria e l’assenza di cure per le principali malattie sono due dei maggiori problemi che affliggono il settore sanitario moderno. Gran parte dei medici opera secondo un tradizionale modello a prestazione, in base al quale questi vengono remunerati a seconda dei volumi dei servizi erogati. Più pazienti visitano, però, più si riduce il tempo da poter dedicare a ciascun paziente. Tale condizione potrebbe determinare un aumento delle probabilità di diagnosi errate e di commettere errori, nonché la tendenza a curare solo la malattia o i sintomi più immediati.  Continua a leggere

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GAM: Boom e Gloom: dovremmo preoccuparci dei consumatori Usa scontenti?

Oltre alla capacità di spesa derivante dai salari, la Federal Reserve di Boston ha concluso in un recente studio che i consumatori americani hanno ancora in tasca ben 200 miliardi di dollari da spendere grazie ai sussidi per la pandemia. Per completare il quadro positivo, la traiettoria di generale allentamento dell'inflazione ha visto i mercati prezzare un non irragionevole tris di tagli dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve entro la fine dell'anno, portando potenzialmente il tasso dei Fed Funds al 4,75%. N

Oltre alla capacità di spesa derivante dai salari, la Federal Reserve di Boston ha concluso in un recente studio che i consumatori americani hanno ancora in tasca ben 200 miliardi di dollari da spendere grazie ai sussidi per la pandemia. Per completare il quadro positivo, la traiettoria di generale allentamento dell’inflazione ha visto i mercati prezzare un non irragionevole tris di tagli dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve entro la fine dell’anno, portando potenzialmente il tasso dei Fed Funds al 4,75%. N

A partire dall’economia statunitense, è sorprendentemente difficile trovare notizie economiche negative. Nel quarto trimestre del 2023 l’economia è cresciuta a un robusto tasso annuo del 3,3% (fonte: Bloomberg), mettendo finalmente a tacere la recessione prevista da molti all’inizio del 2023. All’inizio di febbraio di quest’anno, il rapporto sui posti di lavoro non agricoli ha rivelato che a gennaio sono stati creati ben 353.000 posti di lavoro, mentre il tasso di disoccupazione si attesta sui minimi del 3,7%. Le retribuzioni orarie medie sono cresciute del 4,5% rispetto a un anno prima, garantendo agli americani una crescita dei salari reali dell’1,4% a fronte di un’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) del 3,1% nell’ultima lettura di gennaio (fonte: Bloomberg).  Continua a leggere

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Columbia Threadneedle Investments. Una nuova era per gli investitori azionari Come è cambiato l’investimento azionario dagli anni ’80 ad oggi

Passando alla composizione dei portafogli, il prossimo decennio potrebbe premiare maggiormente una strategia di diversificazione. La crescita degli utili a livello di mercato sarà superiore e distribuita in modo più uniforme rispetto al periodo post-crisi finanziaria globale. La nostra filosofia è quella di puntare su una crescita di qualità. Un'azienda “di qualità” ha vantaggi competitivi che si traducono in margini di profitto elevati, cash flow solidi e prevedibilità.

Passando alla composizione dei portafogli, il prossimo decennio potrebbe premiare maggiormente una strategia di diversificazione. La crescita degli utili a livello di mercato sarà superiore e distribuita in modo più uniforme rispetto al periodo post-crisi finanziaria globale. La nostra filosofia è quella di puntare su una crescita di qualità. Un’azienda “di qualità” ha vantaggi competitivi che si traducono in margini di profitto elevati, cash flow solidi e prevedibilità.

La grande deflazione (1986-2008). Quando sono entrato nel settore finanziario, nell’autunno del 1986, non avrei mai immaginato che la politica monetaria restrittiva di Paul Volker alla Federal Reserve avrebbe caratterizzato i primi 22 anni della mia carriera. A livello economico, questo è stato un periodo di forte crescita del PIL. Il costante calo dei tassi d’interesse e l’aumento degli acquisti da parte dei consumatori hanno fatto aumentare inesorabilmente il livello del debito in tutto il mondo, rafforzando ulteriormente la crescita economica e prolungando i cicli economici, tanto che il PIL è aumentato oltre la crescita tendenziale.  Continua a leggere

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Edmond de Rothschild AM: fine della recessione o bolla all’orizzonte?

Manteniamo la nostra ponderazione neutrale sui mercati azionari e continuiamo a sovrappesare il reddito fisso. Abbiamo tuttavia ridotto la nostra esposizione ai Treasury statunitensi, poiché riteniamo che il rischio di una ripresa dell'inflazione sia maggiore rispetto all'Europa.

Manteniamo la nostra ponderazione neutrale sui mercati azionari e continuiamo a sovrappesare il reddito fisso. Abbiamo tuttavia ridotto la nostra esposizione ai Treasury statunitensi, poiché riteniamo che il rischio di una ripresa dell’inflazione sia maggiore rispetto all’Europa.

Dalla fine di ottobre 2023, l’MSCI WORLD è balzato di oltre il 20% e ha superato ogni record. I risultati del quarto trimestre sono stati nel complesso positivi, ma difficilmente possono giustificare rendimenti così straordinari. Di solito assistiamo a guadagni di questo tipo quando il mercato anticipa la fine di una recessione o durante fasi come la bolla internet del 1995-2000. Dal momento che non stiamo uscendo da una recessione, si è naturalmente tentati di fare un parallelo tra l’impennata dell’IA e la bolla di Internet. Siamo quindi in una bolla? Continua a leggere

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