Robeco. Fed, i tagli dei tassi dovrebbero arrivare entro la fine della primavera

Nella foto la Fed

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Nella conferenza stampa tenuta in occasione del meeting del FOMC del 31 gennaio, Powell ha chiarito che i funzionari della Fed non hanno necessariamente bisogno di vedere un ulteriore calo dell’inflazione. Tuttavia, desiderano che continui il trend di inflazione modesta che si è manifestato a partire dall’estate. Vediamo una crescente influenza del calo dell’inflazione degli affitti. La Fed non è immune a dati forti sulla crescita e sull’occupazione. Tuttavia, a giudicare dai discorsi di Powell, sarà soprattutto l’impatto sull’inflazione attesa a determinare la direzione della politica monetaria. Agli occhi della Fed, c’è ampio spazio tra l’attuale tasso dei Fed funds e il livello neutrale dei tassi, il che lascia spazio a tagli. Se l’inflazione lo consente, la Fed preferirebbe comunque un soft landing, anziché ingegnerizzare un hard landing.

Supponendo che i membri del FOMC vogliano vedere almeno altri tre mesi di inflazione contenuta, ciò renderebbe il meeting del 1° maggio il primo momento realistico per tagliare i tassi. La nostra ipotesi di base rimane quella che il ciclo di tagli inizierà a giugno, il che consente una certa cautela da parte dei funzionari della Fed. Tuttavia, l’avvio dei tagli dei tassi prima dell’estate presenta un importante vantaggio. Le elezioni presidenziali statunitensi sono previste per il 5 novembre e l’avvio di cambiamenti di politica monetaria a ridosso delle elezioni potrebbe portare ad accuse di ingerenza della Fed nel processo. Questa stessa argomentazione avvalora anche la tesi di un percorso graduale e prevedibile dei tassi. Come ulteriore vantaggio, un approccio graduale rende anche più facile fermarsi senza dover fare marcia indietro, se l’inflazione dovesse inaspettatamente tornare a salire. Come ipotesi di base ipotizziamo quindi un ritmo di taglio dei tassi di 25 punti base a meeting. La Fed ha probabilmente l’intenzione di mantenere i tassi da neutrali a modestamente restrittivi, suggerendo che i tassi dovrebbero attestarsi all’estremità superiore dell’intervallo neutrale. I tassi potrebbero essere tagliati più rapidamente e a livelli inferiori se il mercato del lavoro si raffreddasse in modo significativo. Tuttavia, è probabile che le carenze strutturali nei settori non ciclici, come l’healthcare e l’istruzione, mantengano la crescita dei salari in territorio positivo. Riteniamo che vi sia una probabilità del 25% di un ciclo di tagli “forzati”. Una probabilità del 15% è legata alla nostra ipotesi ribassista, in cui le rinnovate pressioni inflazionistiche mantengono i tassi fermi fino a dicembre.

A cura di Martin van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco

 

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One Response to Robeco. Fed, i tagli dei tassi dovrebbero arrivare entro la fine della primavera

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