Borsa. L’Europa cerca il riscatto dopo i cali, a Milano (+1,2%) balza Bper dopo i conti

Piazza Affari

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Milano, 10 maggio – Le Borse europee, che provano a ignorare la frenata di Wall Street e delle piazze asiatiche, in avvio cercano il riscatto all’indomani di una seduta da dimenticare, che ha visto gli indici europei cedere quasi tre punti. Secondo gli esperti, si tratta di un rimbalzo tecnico, visto che non è comunque scemata l’apprensione per l’andamento dell’inflazione e della crescita, cosa che potrebbe innescare azioni impreviste da parte delle banche centrali e, in particolare, un più repentino rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, nonostante le rassicurazioni del presidente della Banca centrale americana Jerome Powell (cruciale il dato sull’inflazione americana di domani).

Ci sono poi gli interrogativi sullo stato di salute della domanda, visto che in Cina, primo importatore di petrolio al mondo, vanno avanti lockdown e restrizioni resi necessari dall’aumento di contagi di Covid-19. Sullo sfondo anche l’evoluzione del conflitto in Ucraina, che sarà per altro tra i temi caldi dell’incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente americano Joe Biden a Washington. Così Milano sale dell’1,26%, tornando poco sopra la soglia dei 23.000 punti, Parigi dell’1%, Francoforte dell’1,2%, Londra +0,73%, Madrid dello 0,78% Amsterdam dello 0,84%. Per quanto riguarda i titoli, in un Ftse Mib quasi tutto in positivo, si mette in luce soprattutto Bper (+5,1%), all’indomani dei conti del primo trimestre che hanno evidenziato un utile in calo a 112,7 milioni, ma comunque superiore alle attese. Riflettori puntati anche su Saipem (+1,7%), con la società al lavoro per accelerare i tempi delle cessioni e dell’aumento di capitale da 2 miliardi, possibile entro l’estate, come ha detto l’Ad Francesco Caio in un’intervista al Sole 24 Ore. Recuperano inoltre i titoli dell’auto (Pirelli +3,3%, Stellantis +2,1%, Iveco +1,45%), che ieri sono stati tra i più penalizzati, insieme agli energetici. Questi ultimi proseguono oggi sulla via della debolezza, tanto più che, dopo i forti ribassi della vigilia, con il greggio che ha ceduto oltre 5 punti, il petrolio prosegue in ribasso (i contratti del Wti giugno scendono dello 0,4% a 102,72 dollari al barile, quelli del Brent luglio cedono lo 0,3% a 105,62 euro). In coda Atlantia, sulla parità, e Leonardo (-1,69%), colpita dai realizzi all’indomani di una seduta in controtendenza rispetto al resto del listino. Sul mercato valutario, l’euro è poco mosso sul biglietto verde e passa di mano a 1,055 dollari (1,057 ieri in chiusura) e a 137,616 yen (137,9 alla vigilia). Il cambio dollaro/yen è a 130,36. Infine, spread in lieve rialzo a 204 punti, uno in più rispetto al finale di ieri. Sale lievemente, restando sopra la soglia del 3%, il rendimento del BTp decennale benchmark al 3,15% dal 3,14% precedente.

 

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