Borsa. Il risiko spinge ancora Milano (+0,5%), ma crolla Campari

Piazza Affari

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Milano, 19 febbraio – Borse europee in rialzo, dopo la debolezza della vigilia, con Piazza Affari che resta con gli occhi puntati sul risiko bancario dopo la maxi-offerta di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca. A Milano il Ftse Mib apre in rialzo dello 0,5%, con Ubi Banca in salita dello 0,4% dopo il rally della vigilia e Intesa che avanza dello 0,6% e Bper che dopo il crollo recupera l’1,4%. Nel resto d’Europa, Parigi sale dello 0,34% e Francoforte dello 0,38%. Il coronavirus continua a preoccupare, con il numero dei decessi in Cina salito a quota 2mila anche se il numero dei nuovi casi si conferma in rallentamento. Il mercato continua comunque ad apprezzare gli sforzi crescenti della Cina a sostegno dell’economia. Se anche l’azionario oggi è moderatamente positivo, restano gli acquisti sui beni rifugio con l’oro al di sopra dei 1600 dollari al barile. Oggi attenzione anche ai dati macroeconomici in arrivo: in mattinata arriva l’inflazione in Gran Bretagna mentre dagli Stati Uniti sono attesi i prezzi alla produzione, le licenze edilizie e i nuovi cantieri residenziali. In giornata vengono anche pubblicati i verbali dell’ultima riunione del Fomc (il braccio di politica monetaria della Fed). Tornando sull’azionario italiano, gli occhi restano puntati sulla maxi-offerta di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca. Oggi i movimenti azionari sono più moderati dopo gli scossoni della vigilia, mentre si aspetta il cda straordinario di Ubi Banca, chiamato ad un primo esame dell’offerta di Intesa Sanpaolo. Gli acquisti continuano a premiare il Banco Bpm (+1,4%) letto come prossimo protagonista del risiko bancario. In rialzo anche St (+2%) dopo i massimi del Nasdaq di ieri e messe da parte le preoccupazioni per il warning Apple. Crolla Campari (-5%) dopo l’annuncio ieri dello spostamento della sede in Olanda e gli utili 2019 oltre i 300 mln di euro. Sul mercato valutario, l’euro viaggia sui minimi dal 2017, appesantito anche dalla lettura dell’indice Zew tedesco, crollato ieri a causa dei timori sugli effetti del coronavirus. L’euro/dollaro è scambiato a 1,080 dollari (da 1,0819 ieri in chiusura) mentre l’euro/yen scambia a 118,97 (118,43). Il biglietto verde resta sui massimi da 4 settimane contro le principali divise e il dollaro/yen a 110,12 (da 109,80). Sempre debole lo yuan, che si conferma sotto quota 7 contro dollaro. Sul fronte delle materie prime, l’oro resta saldamente sopra i 1.600 dollari sui nuovi massimi dal 2013. In rialzo il prezzo del petrolio, con il Brent che sale dello 0,9% a 58,27 dollari e il Wti dell’1% a 52,6 dollari.

 

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