GAM. Innovazione e consumi, gli antidoti d’investimento al coronavirus. Commento di Jian Shi Cortesi

Il presidente della Cina, Xi Jinping e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump

Il presidente della Cina, Xi Jinping e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump

Guardando al mercato azionario, le valutazioni di Asia e Cina sono piuttosto moderate, con l’Asia (escluso il Giappone) che tratta a uno sconto del 30% rispetto agli Stati Uniti in termini di rapporto prezzo/utili. Anche le valute asiatiche sono a livelli molto bassi, non lontano dal minimo visto durante la crisi finanziaria globale. Inoltre, le politiche interne nei Paesi asiatici sono diventate molto favorevoli per la crescita economica, la Federal Reserve è entrata in un ciclo di allentamento dei tassi d’interesse e le preoccupazioni legate alla guerra commerciale si sono affievolite con la firma dell’accordo commerciale di “Fase Uno” tra Cina e Stati Uniti. A nostro avviso, sono tutti catalizzatori molto positivi per innescare una performance positiva per l’equity cinese e asiatico. Tuttavia, un significativo detrattore di questo ottimismo del mercato è il coronavirus. Sebbene i dettagli sul focolaio stiano ancora emergendo, attualmente i dati lasciano intendere che dovrebbe essere meno letale dei precedenti, con un tasso di mortalità stimato tra l’1-4%. Per un confronto, la MERS e la SARS hanno avuto un tasso di mortalità rispettivamente del 30% e del 10%. Al momento, riteniamo che avrà un impatto negativo a breve termine sul PIL cinese nel primo e nel secondo trimestre, riflettendo le misure emerse volte a limitare la circolazione delle persone. Ci aspettiamo che l’economia tornerà probabilmente a livelli normali una volta che il panico si sarà placato. Sulla base dei precedenti episodi dei virus, possiamo stimare che il mercato scenderà al minimo dopo che il numero dei nuovi casi di contagio avrà raggiunto il picco massimo.

Finché il virus è in azione, crediamo che le entrate delle aziende legate ai viaggi o all’intrattenimento offline (come i casinò o i cinema) saranno negativamente influenzate. Al contrario, il settore online potrebbe trarne vantaggio, dato che i cittadini rimangono a casa e quindi è probabile che passino più tempo al telefono e al laptop. In definitiva, riteniamo che il virus non dovrebbe influire sulla capacità di un’azienda di generare utili a lungo termine. Ci aspettiamo che la ripresa in Cina si diffonda prima nel resto dell’Asia e poi nel resto del mondo. Alcuni segnali indicano che questo processo è già partito. I prezzi dei metalli sono aumentati, e i prezzi delle memorie dinamiche ad accesso casuale (DRAM) aumentano da metà dicembre. Questo ha dato impulso alla crescita delle esportazioni nelle economie dell’Asia orientale, come Taiwan e la Corea del Sud.

Pur riconoscendo la tragedia umanitaria che questi eventi rappresentano, simili fonti di tensione per il mercato possono mettere in luce delle opportunità dal punto di vista degli investimenti. Come osservato in passato, prevediamo un movimento a forma di V – un forte calo seguito da una rapida ripresa – come si è visto durante la SARS nel 2003. Questi movimenti tendono ad essere guidati dal comportamento degli investitori, che reagiscono a tali momenti di incertezza piuttosto che basarsi su un qualsiasi fondamentale, e quindi lasciano intendere che si verificheranno anomalie di prezzo. Nel complesso, i nostri temi principali continuano a concentrarsi sul consumatore e sull’innovazione: difficilmente subiranno un impatto a lungo termine a causa del virus.

Jian Shi Cortesi, portfolio manager per l’azionario asiatico e cinese di GAM Investments

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