Hermes IM. La prima revisione dal 2003, è giunto il momento di un nuovo approccio? Commento di Silvia Dell’Angelo

La Presidente della Bce, Christine Lagarde

La Presidente della Bce, Christine Lagarde

L’aspetto più interessante di una riunione altrimenti abbastanza piatta è stato l’annuncio formale della Bce della propria imminente revisione strategica, la prima dal 2003. Lagarde ha suggerito che la Banca centrale seguirà  le orme della Fed adottando un processo inclusivo, che coinvolga esperti, accademici ma anche stakeholder provenienti dalla società civile. Ha inoltre affermato che la portata del progetto sarà ampia, poiché abbraccerà differenti ambiti, tra cui le modalità di misurazione dell’inflazione, gli strumenti di politica monetaria, la comunicazione, la strategia per incorporare le considerazioni relative al cambiamento climatico e, soprattutto, il modo di raggiungere l’obiettivo sull’inflazione. Al di là degli aspetti di facciata, vi sono domande più rilevanti e più pressanti che riguardano la Bce, nello specifico comprendere se la politica monetaria abbia esaurito le proprie opzioni al livello attuale. E ancora: la politica monetaria è ancora efficace nelle circostanze attuali dove alla base di una bassa inflazione vi sono probabilmente ragioni più strutturali che cicliche? Oppure è giunto il momento di trovare un nuovo approccio, coinvolgendo altri policymaker e andando potenzialmente a modificare in maniera radicale il quadro istituzionale esistente?

Al tempo stesso, l’intonazione della politica monetaria è stata messa in secondo piano, poiché nella riunione di oggi non vi era motivo di procedere a modifiche. La Bce ha infatti ritenuto che le condizioni economiche siano provvisoriamente migliorate rispetto alla precedente riunione, rispecchiando una prospettiva un po’ più rosea per quanto riguarda la domanda esterna e l’affievolimento delle tensioni commerciali internazionali. L’inflazione, inoltre, si è di recente lievemente rafforzata, con il dato sull’inflazione core salito all’1,3% tra novembre e dicembre, toccando un livello che non aveva più raggiungo dall’aprile del 2017. Di certo la situazione appare ancora fragile e i rischi in termini di prospettive tendono ancora più al ribasso piuttosto che al rialzo. Ma i segnali di un timido miglioramento, insieme a una politica monetaria accomodante ormai impostata in modalità pilota automatico (la Bce ha confermato che il programma di acquisto di asset proseguirà a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro), consentono all’istituto di Francoforte di concentrarsi per adesso sulla propria revisione strategica.

Silvia Dall’Angelo, Senior Economist, Hermes Investment Management

Questa voce è stata pubblicata in Economia, Finanza e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


sei + sette =

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>