Milano, 02 dicembre – I tweet di Donald Trump, che attacca la Fed ma soprattutto apre un nuovo fronte della guerra commerciale in America Latina (annunciando i dazi su acciaio e alluminio contro Brasile e Argentina), mandano ko le Borse europee con Milano che chiude sui minimi a -2,28%. Male anche Parigi e Francoforte mentre il rialzo generalizzato dei rendimenti sull’obbligazionario – lo spread chiude di poco in rialzo a 172 punti base ma il tasso decennale del Btp arriva all’1,45% – deprime tutto il comparto delle utility con lo stoxx di settore in rosso del 2,7%. In rosso anche Wall Street, su cui ha pesato anche il brutto dato sul settore manifatturiero a novembre, sceso a sorpresa sotto le stime degli analisti. A Piazza Affari pioggia di realizzi su A2A (-4,4%), Italgas (-4,3%), Hera (-3,7%) ed Enel (-3,6%). Forti vendite anche su Leonardo (-4,3%) e Recordati che cede il 5% mentre tiene la Juventus nel primo giorno dell’aumento di capitale da 300 milioni: il prezzo rettificato del titolo cede lo 0,5% mentre il diritto cala di quasi il 9%. Si difendono anche le banche con Ubi che lascia sul terreno “solo” lo 0,9%. Sul resto del listino, vola Cir (+12,21%) in attesa del riassetto di Gedi (sospesa) che vedrà Exor (-2%) assumere il controllo del gruppo editoriale. Sul mercato valutario l’euro/dollaro scende leggermente sotto 1,10, a 1,099, mentre la moneta unica vale 120,5 yen. Il dollaro/yen viaggia intorno a quota 109,7 (da 109,51). Dopo il crollo di venerdì piccolo rimbalzo per il petrolio con il Wti che sale dell’1,2% a 55,8 dollari al barile.