Borsa. Chiusura contrastata per l’Europa dopo seduta volatile: Milano chiude ancora negativa (-0,45%)

PALAZZO MEZZANOTTEMilano, 7 ago – Giornata altamente volatile per le Borse europee che alla fine chiudono contrastate. Milano, zavorrata da alcuni bancari e petroliferi, ha terminato le contrattazioni in rosso, dopo aver viaggiato in terreno positivo per oltre metà seduta. Il Ftse Mib ha perso lo 0,45%. Parigi (+0,61% il Cac40) e Francoforte (+0,71% il Dax30) hanno fatto meglio, recuperando dai minimi toccati in concomitanza con l’avvio di Wall Street. La Borsa Usa viaggia in terreno negativo – anche se sopra i minimi grazie a utility e materie prime – spinta al ribasso dall’andamento dei titoli di Stato Usa, che hanno visto i rendimenti scendere, con quello dei Treasury a 10 anni arrivato ai minimi da tre anni, sotto 1,63%. L’avversione al rischio è alimentata dalle persistenti tensioni commerciali, che fanno temere anche una nuova recessione, e dalla prospettiva di nuovi tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, tornata nel mirino del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. ‘Deve tagliare i tassi più velocemente e di tanto e deve mettere fine ora alle ridicole strette monetarie’, ha twittato l’inquilino della Casa Bianca facendo riferimento alla Fed. Intanto, in questo contesto il prezzo dell’oro è salito sopra la soglia di 1.500 dollari l’oncia, cosa che non accadeva da 6 anni. Per quanto riguarda Piazza Affari, due banche sono state le protagoniste degli scambi dopo la pubblicazione delle rispettive trimestrali: Unicredit è finita in fondo al Ftse Mib con un ribasso del 4,94%, dopo conti sotto le attese e il taglio della previsione sui ricavi 2019, mentre il Banco Bpm si è mossa in senso opposto (+4,72%), grazie a risultati del secondo trimestre migliori delle stime e l’apertura a una possibile distribuzione di un dividendo la prossima primavera. Negativo l’andamento dei petroliferi: Saipem (-3,44%), Eni (-1,42%) e Tenaris (-0,83%), con il prezzo del greggio che registra una forte flessione: il contratto sul Wti consegna settembre a New York perde il 5,3% a 50,8 dollari al barile. Sul fronte dei cambi, infine, la moneta unica si è rafforzata a 1,1230 dollari (1,1201 in avvio e 1,1199 ieri sera), e passa di mano a 118,674 yen (119,15 alla vigilia), con il biglietto verde che vale 105,663 yen (106,41 ieri sera). Il rapporto tra dollaro e yuan resta sopra la soglia di 7 a 7,060 (7,039 in avvio e 7,022 ieri sera).

 

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