La Borsa in Piazza degli Affari a Milano
Milano, 3 aprile – Borse europee positive (Parigi +0,84%, Francoforte +1,7%, al massimo da inizio ottobre, Madrid +1,3% e Londra +0,2% circa, più lenta a causa del caos Brexit), spinte dai progressi nel dialogo tra Stati Uniti e Cina su un accordo, che appare a portata di mano, per mettere fine alla guerra commerciale. A incoraggiare gli investitori anche i dati macro in arrivo dalla Cina. Tutto questo ha sostenuto, in Europa e a Piazza Affari, i comparti più esposti al tema trade, in particolare auto, industria e semi conduttori. Milano (+1,08%) ha chiuso il gap dallo strappo con Bruxelles di inizio autunno: ha chiuso a 21.755,88 punti, livelli che non si vedevano da fine settembre e sui massimi dall’8 agosto 2018. Inoltre da inizio anno il Ftse Mib sale del 17,5%, mentre dal minimo del 27 dicembre ha recuperato quasi il 20%. Per quanto riguarda i titoli, a Milano ottima performance per St (+5,79%), Pirelli (+3,4%) e Prysmian (+2,2%), così come per il comparto bancario, ieri colpito dalle vendite e oggi sostenuto anche dal calo dello spread (269 alla chiusura, contro i 273 di ieri). In coda A2a (-2,61%), con il comparto utility in discesa e dopo i conti 2018, positivi, e l’aggiornamento del piano industriale, ora al 2023, secondo alcuni analisti sotto le stime. Fuori dal listino principale, corre Brembo (+7,25%) dopo che il presidente Bombassei ha aperto alla possibilità di scendere sotto il 50% in caso di operazioni di M&A. Il petrolio ha rallentato dopo il rialzo a sorpresa delle scorte Usa (-0,67% il Wti a maggio e -0,43% il Brent a 69 dollari circa, dopo avere sfiorato i 70 dollari). Sul fronte dei cambi, l’euro si allontana da quota 1,12 dollari e si attesta a 1,1231 (1,1218 in avvio e 1,1187 ieri). La moneta unica vale 125,211 yen. Valuta britannica ancora in calo: l’euro-sterlina si attesta a 0,852 da 0,8583 ieri), mentre il cambio sterlina-dollaro è pari a 1,314 (da 1,3031 di ieri).
