Il francobollo come sinonimo di indipendenza. Ascesa e declino di Frestonia. Articolo di Fabio Vaccarezza

FOTO1- Frestonia-letter-1974-x300“Egregio signore,

io rappresento la Libera e Indipendente Repubblica di Frestonia, che ha creato un certo fermento il 1° novembre dello scorso anno per via della sua dichiarazione di indipendenza dalla Gran Bretagna…”.

Inizia così una lettera indirizzata il 20 gennaio 1978 al primo ministro danese Anker Jørgensen.

Questa lettera probabilmente fu cestinata da un solerte segretario e, certamente, nessuno ne avrebbe saputo niente se non fosse stata inviata come lettera  aperta anche alla redazioni di molti giornali dell’epoca.

Quella indirizzata alla redazione del giornale Ekstra Bladet di Copenhagen dopo molti anni  è arrivata nelle mie mani. FOTO2- Frestonia-cover-1974

La missiva fu affrancata con due francobolli blu, da 9 pence su sfondo bianco con la dicitura Frestonia in uno scudo e annullata a Chelsea il 20 gennaio 1978. Un dipendente della Royal mail britannica, non riconoscendo validi quei francobolli, l’aveva tassata per un importo indicato dalla sigla T 10 1/2 . Sul retro della busta non è indicato il mittente, che però risulta essere tal David Rappaport Bramley, Ministro degli Affari Esteri, come si evince dalla firma della lettera, abitante al numero 107 di Freston Road, Frestonia – Londra W.11, Inghilterra-, come indicato nel frontespizio della stessa.

L’Ekstra Bladet è un tabloid danese famoso per le sue sensazionali rivelazioni e i suoi scoop politici e per poter comprendere il contenuto della lettera occorre  fare un passo indietro nel tempo e scoprire cosa accadde a fine ottobre del 1977 a  Freston Road  nella capitale del Regno Unito.

All’epoca il quartiere, situato nelle vicinanze di  Notting Hill, era in parte occupato da squatter e altri disadattati senza fissa dimora. Quando il Greater Council di Londra decise di rivalutare l’area, gli abitanti si opposero. Si riunirono a quelli delle due strade vicine e decisero di dichiarare tutto il quartiere indipendente dal resto dell’Inghilterra. Il 31 ottobre un referendum fra tutti i duecento residenti sancì ufficialmente quella decisione.

Foto3-Peoples_Hall_FrestoniaLo Stato, denominato Frestonia, adottò il motto latino Nos Sumus Una Familia che appare anche nella sua carta intestata sotto l’emblema utilizzato anche sui francobolli. Frestonia ebbe anche un proprio giornale, The Tribal Messenger, e contava  di avere una propria moneta. Il centro nevralgico delle attività della comunità era un grosso edificio  sito al numero 107 di Freston Road, il People’s Hall. La notizia dell’esistenza di questo Stato nello Stato fece il giro del mondo e, sostenuti dai giornali e sotto l’occhio benevolo delle autorità, i Frestoniani videro aumentare in breve il loro numero. Cinque anni dopo la secessione, il famoso gruppo musicale dei Clash si recò nella People’s hall dove registrò gran parte dell’album Combat Rock a sostegno di quella comunità.

L’idea della scissione era venuta ai maggiorenti di Frestonia dopo una visita al quartiere di Christiania a Copenhagen, anch’esso dichiaratosi secessionista dalla nazione danese. Foto4-The-Clash-Combat-Rock

Tornando alla nostra lettera aperta al primo ministro danese citata all’inizio, il suo contenuto era relativo a una dichiarazione di appoggio e sostegno all’iniziativa  degli abitanti di Christiania che all’epoca erano sotto l’osservazione delle autorità danesi per la vendita libera e l’uso di droghe in quel quartiere.

Oggi  Christiania, liberatasi autonomamente dallo spaccio di droghe pesanti, è diventata una zona di  proprietà degli abitanti stessi, che hanno riscattato dallo Stato i terreni e gli edifici e ora vivono in modo autonomo. Anch’essa nel 1998 stampò propri francobolliFoto5-Christiania-x300. Differente l’evoluzione di Frestonia che, a poco a poco, ha perso quel carattere di indipendenza e di libertà che ne aveva animato il periodo iniziale: ora nessuno degli abitanti di Freston road parla più di secessione… La scritta Benvenuti a Frestonia campeggia ancora su un muro del quartiere. Foto6-Frestonia-welcome

 

 

 

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