I falsi di guerra degli Alleati come propaganda antinazista. Articolo di Pierantonio Braggio

l'immagine di 3 francobolli preparati dai servizi segreti alleati da usarsi in alcune operazioni di propaganda anti nazista. Il 6 e il 12 pfennig con la testa di Hitler  furono usati nell'operazione Cornflakes. Abbisognando di ingenti quantità di francobolli per spedire lettere false alle famiglie  dei militari tedeschi era impensabile comprare i bolli in un ufficio postale della Germania hitleriana!

L’immagine di 3 francobolli preparati dai servizi segreti alleati da usarsi in alcune operazioni di propaganda anti nazista. Il 6 e il 12 pfennig con la testa di Hitler furono usati nell’operazione Cornflakes. Abbisognando di ingenti quantità di francobolli per spedire lettere false alle famiglie dei militari tedeschi era impensabile comprare i bolli in un ufficio postale della Germania hitleriana! (immagine e didascalia di Fabio Vaccarezza).

Lo storico del settore filatelico, Fabio Vaccarezza, merita vivo apprezzamento e ringraziamento per l’attenzione  volta alla nostra pubblicazione in merito ad un francobollo da 6 Reichspfennig nazista, raffigurante il volto di Adolf Hitler (1889-1945), Führer o duce, ufficialmente, cancelliere della Germania, al tempo, in tedesco, Deutsches Reich, dal 1933 al 1945. Ringraziamento, perché, oltre a seguirci, ci ha mandato foto interessanti in tema di francobolli e di posta falsificata dagli Alleati americani, a danno della Germania nazista, descrizioni dettagliate e la segnalazione dell’ ‘Operazione Cornflake’ (vedi relativo sito), nel quadro della quale hanno avuto luogo le falsificazioni in parola  – l’articolo sul 6 Reichspfennig, che ha dato origine all’attuale piacevole discussione è apparso su www.finanzalternativa.it, sotto il titolo La storia inverosimile del francobollo di Adolf Hitler.

Il signor Fabio Vaccarezza ci sottopone attentamente molti dati utili per meglio conoscere la storia delle falsificazioni in parola, usate per convincere i cittadini tedeschi (anno 1944) a non seguire più la propaganda hitleriana e a considerare persa la guerra, voluta da Hitler contro il mondo ebraico e contro il mondo tutto. In particolare ci fa sapere che, oltre al francobollo falsificato da 6 Reichspfennig marrone, esiste anche un pezzo da 12 Reichspfennig rosso, peraltro mostratoci su busta, pure falsificata, ma scoperta come tale, dalla polizia nazista, su segnalazione di un solerte impiegato postale, il quale s’accorse che la C della voce “Cassenverein”, ossia, unione bancaria, posta sulla busta citata, come ragione sociale del mittente, era errata, e che al posto della stessa, in buon tedesco, vi andava una K – sebbene, in tedesco, in effetti, esista anche la voce “Cassa”, intendendo con ciò “in contanti” e esistessero, in passato, termini inizianti con la “C”, come quello della ragione sociale dell’attuale “Commerzbank”. Il sig. Vaccarezza, inoltre, segnala un francobollo “Hitler”, che riproduce il volto decarnato del criminale Führer…, ad indicazione che il Terzo Reich aveva già perso la guerra… Detto francobollo, rosso-arancione, porta volutamente la scritta FUTSCHES REICH, che significa Reich distrutto…, riferito al Reich hitleriano, che avrebbe dovuto durare, abbiamo accennato, secondo Hitler, mille anni, come fu con eventi diversi del Reich o impero di Carlo il Grande o Magno (742-814).

La cover falsificata nell'ambito della stessa operazione e contenente informazioni distorte sull'andamento  della guerra per demoralizzare le famiglie tedesche destinatarie delle missive.

La cover falsificata nell’ambito della stessa operazione e contenente informazioni distorte sull’andamento
della guerra per demoralizzare le famiglie tedesche destinatarie delle missive. (immagine e didascalia di Fabio Vaccarezza).

E, dato che siamo in tema, evidenziamo che Adolf Hitler ed i suoi fanatici collaboratori, parlavano, come detto, di Drittes Reich, Terzo Reich o Terzo Impero, basandosi sul fatto che il primo Reich è stato quello (800-1806) di Carlo Magno, il secondo, quello creato da Otto von Bismarck (1815-1898) nel 1871 a Versailles e che durò – con a capo i re di Prussia, proclamati imperatori, Gugliemo Federico I (1797-1888) e Federico Guglielmo II (1859-1941) – fino al 1918, anno della fine della prima Guerra mondiale, il terzo, quello nazista, che, appunto, venne meno, per massima fortuna del globo, nel 1945, con il suicidio di Adolf Hitler, non senza avere fatto perdere la vita a più di 55 milioni di persone e ad oltre sei milioni di ebrei.

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