Il servizio postale e i suoi valori negli alberghi e nei caffè. Articolo di Carlo Vicario

Lettera spedita da Padova il 21 dicembre 1858 per Venezia. Sul fronte manoscritto “all’Aurora”, segno di tassa 15 pari alla tassa evasa di 5 soldi , la lettera presumibilmente pesava oltre il primo porto di 17,5 gr, in aggiunta ai 10 soldi di multa (5 soldi per ogni porto) e bollo VENEZIA T.R. di tassa rettificata.

Lettera spedita da Padova il 21 dicembre 1858 per Venezia. Sul fronte manoscritto “all’Aurora”, segno di tassa 15 pari alla tassa evasa di 5 soldi , la lettera presumibilmente pesava oltre il primo porto di 17,5 gr, in aggiunta ai 10 soldi di multa (5 soldi per ogni porto) e bollo VENEZIA T.R. di tassa rettificata.

Il ruolo giocato da alberghi e caffè in campo postale fu tutt’altro che secondario. Fino all’Ottocento gli indirizzi sulle lettere riportavano solo la località e il nome del destinatario, il quale di norma doveva recarsi all’Ufficio Postale per ritirare la propria corrispondenza. In alternativa le lettere potevano essere indirizzate presso alcuni caffè, come spesso avveniva se il destinatario fosse stato un commerciante. L’origine del servizio postale negli alberghi è fatta risalire al 1850 in Svizzera da parte dell’Hotel Rigi, inizialmente con il solo timbro sul tipo della collettoria, dal 1864 con dei francobolli veri e propri. La moda si diffuse rapidamente ad altri alberghi in Svizzera, in Francia e nell’Impero Austro-Ungarico. L’Italia, paese turistico per eccellenza, già prima dell’unificazione si era dimostrata sensibile alle comodità degli ospiti di località di villeggiatura attrezzando stagionalmente degli uffici postali che non avrebbero trovato giustificazione alla loro esistenza in altri periodi dell’anno. E’ il caso di Tabiano (Parma) che già nel 1861 era dotato di un ufficio durante il periodo termale da maggio a settembre. Nel 1894 compaiono in sordina le Agenzie Postali con lo scopo di favorire le esigenze di talune grosse ditte commerciali offrendo la possibilità di creare al loro interno un Ufficio Postale aperto al pubblico e abilitato a svolgere tutte le operazioni ma gestito privatamente. Delle quaranta Agenzie create nel periodo solo una fu dislocata all’interno di un albergo, l’Hotel Londres di Napoli. Il servizio cessò, come tutte le altre Agenzie, il 30 giugno 1899.

Lettera raccomandata doppio porto spedita dall’Hotel Londres di Napoli il 7 settembre 1895 per la Danimarca affrancata per 75 c.

Lettera raccomandata doppio porto spedita dall’Hotel Londres di Napoli il 7 settembre 1895 per la Danimarca affrancata per 75 c.

Dall’inizio del ‘900 al 1924 nessuna particolare normativa caratterizzò questo periodo segnato dalla 1^ Guerra Mondiale che non favorì certo iniziative di questo tipo. In maniera disorganica e solo in alcune località turistiche e termali furono aperti degli uffici postali governativi al servizio degli alberghi e ospitati al loro interno. L’annullo in dotazione non sempre riportava chiaramente il nominativo dell’albergo presso il quale era situato l’ufficio, spesso era indicata la sola località termale o di villeggiatura.

Cartolina illustrata spedita dall’Hotel Mont Cervin et Giomein di Cervinia il 26 agosto 1911 per Torino.

Cartolina illustrata spedita dall’Hotel Mont Cervin et Giomein di Cervinia il 26 agosto 1911 per Torino.

Si devono attendere gli anni venti per una maggiore diffusione del turismo in Italia: ai Grand Hotel di un tempo si affiancano alberghi più modesti con il risultato che nuove Agenzie proliferano un po’ dovunque. Dapprima sono i grandi alberghi delle città importanti, più che altro per ragioni di prestigio, poi gli alberghi alpini, infine le località marine alla moda. Nel 1924 fu ripresa e modificata la normativa fine ottocento sulle Agenzie, cosa che diede un notevole impulso al loro ripristino. Gli alberghi, visto l’aumento del turismo che caratterizzò quegli anni, furono tra i primi a usufruire di tale servizio chiedendo l’apertura di Uffici Postali al loro interno al servizio degli ospiti.

Lettera raccomandata primo porto spedita per posta aerea dal Grand Hotel de Russie di Roma il 16 aprile 1937 per la Svezia.

Lettera raccomandata primo porto spedita per posta aerea dal Grand Hotel de Russie di Roma il 16 aprile 1937 per la Svezia.

Poi la seconda guerra mondiale, la ricostruzione, il boom economico obbligarono le Poste ad aprire un loro ufficio al servizio dell’intera comunità facendo contemporaneamente sparire Agenzie e Recapiti alberghieri.

Lettera raccomandata primo porto spedita dall’Albergo Terminus di Napoli il 17 dicembre 1951 per Padova.

Lettera raccomandata primo porto spedita dall’Albergo Terminus di Napoli il 17 dicembre 1951 per Padova.

Il 1952 segna la drastica riduzione delle Agenzie: quelle gratuite sono trasformate in Recapiti e le onerose, cioè a provvigione, vengono soppresse. I Recapiti sono istituiti presso ditte, stabilimenti o enti pubblici e privati. Ai Recapiti, che sono gratuiti, l’Amministrazione Postale fornisce senza spese il bollo, gli stampati e i moduli occorrenti per lo svolgimento del servizio. Tutto il resto è a carico del concessionario. Per quanto riguarda i Recapiti negli Alberghi, solo una decina di questi rimasero attivi.

Un collezionista che si avvicini a questa tipologia storico-postale deve tener presente che, come per tutte le collezioni marcofile legate cioè alla sola impronta del bollo annullatore, non esiste un catalogo di riferimento con indicazioni precise di valore ma solo studi specializzati riportanti indici di rarità legati in qualche modo al numero di oggetti simili conosciuti. Questo significa che, almeno teoricamente, è possibile trovare un annullamento particolarmente raro a un costo molto modesto.

Lettera raccomandata primo porto spedita dall’Albergo Terminus di Napoli il 2 dicembre 1974 per Padova.

Lettera raccomandata primo porto spedita dall’Albergo Terminus di Napoli il 2 dicembre 1974 per Padova.

Naturalmente se l’affrancatura è particolarmente significativa questa condiziona fortemente il costo del documento anche in presenza di un annullamento non particolarmente significativo. Volendo dare alcune indicazioni di costo, considerando documenti affrancati in maniera banale, nella fascia 20,00 – 30,00 € si possono trovare gli annullamenti più comuni mentre per annulli particolarmente pregiati conosciuti in poche unità si può facilmente arrivare a 200,00 – 300,00 €. Naturalmente a queste cifre si dovrà aggiungere il valore dell’affrancatura, della tipologia tariffaria e della destinazione. Ad esempio nel caso dell’Hotel Londres di Napoli, unica Agenzia dell’800 presso un Albergo, si può arrivare anche a parecchie centinaia di euro.

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4 Responses to Il servizio postale e i suoi valori negli alberghi e nei caffè. Articolo di Carlo Vicario

  1. Giorgio Migliavacca scrive:

    potrei tradurlo e pubblicarlo su Fil-Italia se le va bene?

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