Borse. WTO, rischio recessione e Brexit affossano l’Europa. Giù Piazza Affari (-2,87%)

Piazza Affari

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Milano, 2 ottobre – Giornata da dimenticare per le Borse europee, messe in ginocchio dal fuoco incrociato di notizie allarmanti su manifatturiero e crescita, dal caos Brexit e da tensioni commerciali e geopolitiche. Milano ha chiuso sui minimi di giornata a -2,87%, penalizzata anche dal rialzo dello spread a 153 punti, dai 143 di ieri. Pesanti anche gli altri listini: Parigi -3,12%, Francoforte -2,76%, Londra -3,23% e Madrid -2,6%. I dati sull’Ism americano e la recessione dell’industria tedesca hanno penalizzato il comparto industriale, che ha perso ulteriore terreno dopo la decisione della Wto a favore degli Stati Uniti nella disputa Boeing-Airbus, che spiana la strada a dazi americani su 7,5 miliardi di dollari di prodotti europei. A questo si sono aggiunte le tensioni tra Washington e Corea del Nord, dopo che Pyongyang ha lanciato un missile balistico in mare, e le incertezze sulla Brexit dopo che il Regno Unito ha presentato la propria proposta all’Ue, considerata dal premier Boris Johnson ‘ragionevole e costruttiva’. Tutto questo ha penalizzato gli indici europei, provocando cali generalizzati su tutti i settori, a partire da banche, tecnologici, costruzioni e finanza. Male anche gli energetici, con il petrolio in forte discesa dopo il rialzo delle scorte americane (il Wti a novembre perde l’1,7%, il Brent a dicembre l’1,8%). A Piazza Affari si è in parte salvato solo Banco Bpm (-0,24%), con il mercato che scommette su un’aggregazione con Ubi Banca (-1,54%). Le utility hanno perso attorno all’1,5%. In coda al listino Telecom (-5,38%), ai minimi da inizio settembre, Buzzi Unicem (-4,92%), che oltre al calo del comparto costruzioni risente di prese di beneficio dopo il rialzo superiore al 6% dell’ultima settimana di settembre, e ancora Atlantia (-4,34%), dopo le parole di Di Maio sulla revoca delle concessioni. Sul mercato valutario, l’euro si risolleva dai minimi in 28 mesi e vale 1,0949 dollari (1,0925 in avvio e ieri), mentre contro yen vale a 117,51 (da 107,79 all’apertura e ieri). Il dollaro/yen è a 107,345. Sterlina in rialzo dopo la proposta di Johnson sulla Brexit. La valuta inglese è trattata a 1,2309 dollari per un pound (1,2231 in avvio e 1,2294 ieri sera) e a 0,89 sterline per un euro (0,8923 in avvio, da 0,8895 ieri).

 

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