New York, 31 gennaio – Il Federal Open Market Committee (Fomc), l’organismo della Federal Reserve responsabile della politica monetaria degli Stati Uniti, ha deciso di mantenere i tassi d’interesse al 5,25%-5,50%, il livello piu’ alto dal 2001 e non prevede di ridurre i tassi finche’ non avra’ “maggiore fiducia” di vedere l’inflazione scendere verso l’obiettivo del 2%. Nel comunicato con cui ha annunciato la sua decisione, che e’ stata presa all’unanimita’ (12-0), la Fed ha scritto che l’inflazione e’ diminuita nell’ultimo anno, ma che “resta elevata”. L’outlook economico resta “incerto”, ma l’attivita’ economica si sta espandendo a un passo “solido”. La decisione di lasciare i tassi fermi è in linea con le attese degli analisti, che ora sperano nell’inizio del taglio dei tassi. Dal marzo 2022, e’ la quinta volta che la Banca centrale statunitense decide di mantenere invariati i tassi d’interesse, la quarta consecutiva; nelle altre dodici riunioni, e’ sempre stato deciso un rialzo dei tassi per contrastare l’inflazione. Per la riunione di marzo, secondo gli analisti, le possibilita’ di un taglio di 25 punti base sono al 46,6%, in calo di quasi 30 punti rispetto a un mese fa, dopo una serie di dati economici che ha mostrato la forza dell’economia statunitense. I tassi d’interesse erano stati abbassati allo 0-0,25% nel marzo del 2020, per combattere gli effetti negativi della pandemia di coronavirus sull’economia statunitense, e poi progressivamente alzati dal 2022.