Borsa. Europa recupera con energia e banche in vista minute Fed, Milano +1,6%

Piazza Affari

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Milano, 25 maggio – Gli acquisti sui titoli delle banche e dell’energia hanno sostenuto i listini azionari europei, mentre gli investitori attendono la pubblicazione dei verbali dell’ultimi vertice Fed per avere nuove conferme sulla traiettoria della stretta di politica monetaria. A Piazza Affari il Ftse Mib ha recuperato l’1,57% dopo la debolezza della vigilia. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, Eni è salita del 3,75% in un settore energetico che rimane sotto i riflettori dopo il calo superiore alle attese delle riserve americani e il nuovo record del prezzo della benzina nel Regno Unito: fattori che rassicurano sulla tenuta della domanda di energia a fronte dei possibili colli di bottiglia sul lato dell’offerta. Bene anche Unipol (+3,31%) alla luce della promozione di Moody’s. L’agenzia di valutazione ha infatti alzato di un gradino il rating sulla forza finanziaria di UnipolSai da Baa3 a Baa2 e il rating di Unipol da Ba2 a Ba1. Tra le banche in evidenza Bper (+2,8%), UniCredit (+2,48%) e Intesa Sanpaolo (+2,72%). In rosso invece Saipem (-3,15%) e Banca Generali (-1,11%). Sul mercato dei cambi torna a salire il dollaro, che si riporta sotto quota 1,07 per un euro. La moneta unica europea vale infatti 1,0673 da 1,0726 ieri in chiusura e 135,79 yen (da 136,00), mentre il rapporto dollaro/yen è a 127,24 (da 127,19). Volatile il prezzo del petrolio, che ha invertito la rotta e ora cede lo 0,36% a 109,38 dollari al barile per il Wti con consegna luglio e dello 0,32% a 113,20 per il Brent luglio. In rialzo del 2,5% a 86,6 euro per megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma olandese Ttf. A Piazza Affari il Ftse All Share ha terminato la giornata a +1,5%. Più indietro gli altri listini continentali, con Francoforte in progresso dello 0,63%, Parigi dello 0,73%, Amsterdam dello 0,62% e Londra dello 0,51%. Tornando alle blue chip milanesi, acquisti su Iveco (+2,62%), Terna (+2,06%) e Prysmian (+1,99%), mentre hanno chiuso appena sotto la parità titoli difensivi come Amplifon (-0,19%) e Recordati (-0,29%). Nel resto del listino, Mfe ha chiuso in sprint a +5,79% dopo aver confermato i target 2022 nonostante conti trimestrali più deboli delle attese. In evidenza Illa, che ha più che raddoppiato il proprio valore (+105,66% a 0,109 euro). La performance arriva all’indomani dello stop all’immissione senza limiti di prezzo comunicata nella serata di ieri da Borsa Italiana ed è innescata dal fatto che Ki Group Holding ha valutato la possibilità di acquisire una quota della società, attiva nella produzione e commercializzazione di utensili da cucina in alluminio antiaderente. L’acquisizione avverrebbe tramite la sottoscrizione di un accordo con Ortigia Investimenti e Andrea Mastagni per l’acquisto di 2,01 milioni di azioni Illa, corrispondenti al 15,85% del capitale, a un prezzo per azione di 0,15 e per un importo complessivo di 301.500 euro. In Borsa bene anche la stessa Ki Group (+27,66%), Rocket Sharing Company (+17,82%) e Casta Diva (+16,97%), giù Destination Italia (-8,12%), Visibilia (-9,19%) e Cleanbnb (-12,12%).

 

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