Borsa. Europa rimbalza sulle ali del Nasdaq, a Milano (+2%) tonfo di Unipol

Piazza Affari

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Milano, 13 maggio – Chiusura in deciso rialzo per le Borse europee nell’ultima seduta di una settimana ad alta tensione. Con gli indici a Wall Street in progresso e il Nasdaq che sale del 3,6%, a Piazza Affari il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un +2,05%, a Parigi il Cac40 +2,52% e a Francoforte il Dax40 +2,1%. Restano alte le preoccupazioni per l’aumento dell’inflazione sulla crescita e su possibili mosse più restrittive da parte della Federal Reserve: il presidente Jerome Powell ha detto che la via per riportare l’inflazione sotto controllo non sarà semplice e che al momento non è possibile dare per scontato un “soft landing”, un atterraggio morbido, per l’economia. Tuttavia, oggi c’è stato un tentativo di rimbalzo, complici le notizie che arrivano dalla Cina, dove Pechino punta ad allentare le restrizioni per il Covid e spera di vedere azzerati i nuovi casi tra persone non già in quarantena già dalla settimana prossima. La situazione in Cina ha sostenuto anche il prezzo del petrolio: il contratto consegna Luglio sul Brent sale del 3,11% a 110,79 dollari al barile e quello scadenza Giugno sul Wti del 3,47% a 109,81 dollari al barile. Con il greggio in rialzo, tra i titoli Saipem ha chiuso in testa al Ftse Mib a +9,29%. Seduta positiva anche i farmaceutici, Diasorin ha guadagnato il 6,39% seguita da Amplifon +5,97%. Segno opposto Unipol (-8,25%), nel giorno della presentazione dei conti del primo trimestre 2022 e del piano al 2024. Dopo i recenti acquisti, sono scattate vendite di realizzo anche per la delusione di parte degli investitori perché non ci sarà un accorciamento della catena. ‘In più occasioni ho detto che l’accorciamento della catena non è sul tavolo, non è stato e non sarà all’ordine del giorno del cda, siamo soddisfatti dell’assetto del gruppo. Il doppio livello, Unipol-UnipolSai, di consente di avere flessibilità strategica per un’eventuale crescita dimensionale nel nostro settore’, ha dichiarato Carlo Cimbri, presidente di Unipol. UnipolSai ha perso il 3,17%. Sul fronte dei cambi, la moneta unica ha recuperato la soglia di 1,04 e passa di mano a 1,0414 dollari (1,0391 in avvio e 1,0508 ieri in chiusura) e a 134,569 yen (133,745 e 133,85). Il cambio dollaro/yen è a 129,211 (128,72 in avvio).

Nel comparto petrolifero, Tenaris ha guadagnato il 3,76% ed Eni il 2,13% e tra i farmaceutici Recordati il 3,61%. Tra i migliori della giornata anche St (+6,03%), all’indomani del Capital Markets Day, durante il quale sono state presentate le ambizioni di crescita di medio-lungo termine del gruppo dei semiconduttori (ricavi per 20 miliardi di dollari e oltre tra il 2025 e il 2027, con un margine lordo di circa il 50%), partendo dalla crescita attesa già per il 2022 (confermata la guidance per ricavi tra 14,8 e 15,3 miliardi di dollari) e con la prospettiva di fare passi avanti anche nel 2023, sovraperformando il mercato di riferimento e continuando a pagare dividendi, con un occhio a possibili operazioni di M&A “mirate e specializzate”. Ha recuperato terreno il comparto auto, con Stellantis +3,89%. In evidenza anche Cnh Industrial (+4,08%), con la controllante Exor (+3,19%). Nella galassia Agnelli-Elkann bene anche Ferrari +2,59% e più indietro Iveco Group +1,07%. Dopo i conti trimestrali, ha chiuso in rialzo Interpump (+4,32%). Il gruppo ha registrato un utile netto di 66,1 milioni di euro, in crescita del 22,8% rispetto ai 53,8 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Le vendite nette sono state di 488,7 milioni di euro, +30,1 % rispetto ai 375,6 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (+15,5% la crescita a parità di perimetro). Sottotono, invece, Inwit (-1,27%), Banco Bpm (-0,78%) e Nexi (-0,73%).

 

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