Borsa. Il lavoro negli Stati Uniti non sposta gli equilibri, l’Europa chiude in lieve rialzo

Piazza Affari

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Milano, 1° aprile – Il rapporto sul mercato del lavoro Usa, che conferma la solidità dell’economia americana, dà forza al dollaro e fa scivolare i titoli di Stato americani visto che offre supporto alle mosse della Federal Reserve. Tuttavia non smuove più di tanto i listini azionari europei che chiudono comunque la seduta in rialzo (anche se non sui massimi) inaugurando in positivo il mese di aprile. Retailer, minerari e banche, complice anche le valutazioni Eba sull’impatto limitato della guerra sui gruppi europei, sono stati i comparti preferiti dagli investitori. Per quanto riguarda gli indici Piazza Affari è stata tra i migliori insieme a Madrid e ad Amsterdam chiudendo con il Ftse Mib in rialzo dello 0,57% e in allungo sopra 25mila punti. Tra i titoli, bene il settore sanitario e il risparmio gestito con Amplifon (+3,3%) e Diasorin (+2,6%) da una parte e Finecobank (+3,3%), Banca Mediolanum e Banca Generali. Ancora brillante Generali (+1,6%) con l’appeal degli acquisti probabili di alcuni grandi soci in vista dell’assemblea di fine aprile sul rinnovo del cda: la stessa Mediobanca, primo azionista, ha guadagnato l’1,8%. In luce Saipem (+2,2%) che ha incassato il miglioramento del rating da parte di S&P. Giù Tim (-3,4%) con l’offerta di Kkr ritenuta sempre meno probabile. Sul mercato valutario, i dati Usa sui nuovi posti di lavoro creati (+471mila a marzo ma con netta revisione in miglioramento di gennaio e febbraio; disoccupazione scesa al 3,6%) hanno supportato il biglietto verde statunitense: dollar index in ascesa, cambio euro/dollaro a 1,1039 (da 1,1059), dollaro/yen a 122,79 (122,59). Il rublo ha perso circa il 5% sulle valute Usa e Ue tornando a 85,37 per un dollaro e a 94 per un euro. Prezzi del petrolio in limitata flessione con il Wti maggio a 100,24 dollari al barile (dopo essere stato a lungo sotto quota 100) e il Brent giugno a 105,27. Gas in netta flessione (-11%) a 111,50 euro.

Tra le banche di Piazza Affari, oltre a Mediobanca, in evidenza Bper (+1,7%) e Unicredit (+1,5%) che ha ceduto la quota residua nella turca Yapi Kredi. Bene anche Intesa Sanpaolo(+1%) mentre a Madrid ha guadagnato il 2,6% Santander che ha confermato i propri target finanziari del 2022 nonostante il peggioramento dell’outlook macroeconomico. Positivi, nonostante la debolezza del greggio, tutti i titoli petroliferi con Tenaris e Eni salite dello 0,9%. Giù St, in una giornata in rosso per i tecnologici, e Interpump (rispettivamente -2,4% e -1,9%) mentre Finecobank, Diasorin e Campari hanno beneficiato dell’inserito nella lista dei “best picks” da parte degli analisti di Equita Sim. Quanto agli indici esteri, Madrid è salita dello 0,69%, Amsterdam dello 0,52% mentre Parigi (+0,37%), Francoforte (+0,22%) e Londra (+0,30%). A Parigi Sanofi è stata la migliore del Cac40 (+1,7%) dopo aver ottenuto l’autorizzazione alla quotazione della controllata Euroapi specializzata nei principi attivi. In luce le società di consegna di pasti a domicilio: +7,5% Takeaway ad Amsterdam, +4,9% Delivery Hero e +3,8% Hellofresh a Francoforte. Se l’evoluzione della guerra in Ucraina sarà ancora senz’altro l’elemento di riferimento dei mercati finanziari per la prossima settimana, l’altro fattore, a maggior ragione dopo i dati Usa di oggi, sarà rappresentato dalle banche centrali. La pubblicazione nel giro di due giorni dei verbali delle ultime riunioni di Federal Reserve e Bce dovrebbe fornire altri dettagli al quadro generale delle prossime mosse degli istituti in materia di acquisti sui mercati e di stretta sui tassi di interesse. Inoltre, sul fronte macroeconomico, è l’Ism servizi americano il dato più atteso. Lunedì resteranno fermi per festività i mercati cinesi.

 

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