Borsa. La Fed spegne gli entusiasmi, a Milano (-1,8%) balla solo Carige

Piazza Affari

Piazza Affari

Milano, 6 gennaio – Il rally 2022 dei listini va a sbattere di colpo contro il ‘muro’ della Fed, che nei verbali della sua ultima riunione ha mostrato un tono decisamente più duro del previsto, ipotizzando un’accelerazione del rialzo dei tassi per frenare l’inflazione Usa. Un’ipotesi che ha mandato in rosso tutti i principali listini europei. Gli investitori sembrano temere che la ripresa economica possa subire l’effetto combinato di nuove restrizioni, dovute al diffondersi della variante Omicron, e del minor sostegno all’economia da parte delle Banche centrali. La fuga dal rischio ha colpito in particolare titoli tecnologici, con il Nasdaq che a Wall Street continua a perdere terreno. Non fa eccezione Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che lascia sul campo l’1,8% ed è il peggiore del Vecchio Continente. A Milano si salvano solo i titoli petroliferi con Saipem (+0,5%) e Tenaris (+0,02%), spinti dal rialzo del greggio a causa delle crescenti tensioni in Kazakistan e Libia. Pioggia di vendite sul resto del listino, a partire da Iveco (-6,6%) dopo la corsa delle due sedute precedenti. Tra i titoli peggiori Moncler (-4%), la holding Exor (-3,7%) e Amplifon (-3,3%). Male i bancari e il risparmio gestito, con la sola eccezione di Intesa Sanpaolo (+0,1%). Le indiscrezioni su una possibile offerta di Credit Agricole hanno spinto le quotazioni di Banca Carige (+4,5%), con Bper (-0,6%) che resta alla finestra e attende segnali dal Fitd. Il cambio euro/dollaro si conferma sopra quota 1,13 con la moneta unica che passa di mano a fine seduta a 1,1302 contro il biglietto verde (da 1,1336 ieri in chiusura). Euro/yen a 130,80 (131,238), dollaro sempre vicino ai massimi da 5 anni contro lo yen a 115,77 (115,793). Le tensioni geopolitiche spingono le quotazioni del greggio: il Wti di febbraio balza a 79,8 dollari (+2,5%) e il Brent di marzo scambia a 82,3 dollari (+1,9%). Ancora vendite, infine, sul Bitcoin con la criptovaluta in calo a 42.990 dollari (-7,8 per cento).

Dai verbali Federal Reserve, infatti, è emersa non solo la previsione di tre rialzi dei tassi nel 2022, ma anche una rapida riduzione del bilancio Fed, dopo l’espansione senza precedenti avvenuta durante la pandemia che ha portato il valore degli asset detenuti a 8.800 miliardi di dollari. Da qui il nervosismo dei mercati che hanno subito il contraccolpo dopo la corsa su nuovi livelli record delle prime sedute dell’anno. Sul Ftse Mib è stata una seduta negativa anche per Tim (-1,1%) in attesa del consiglio di amministrazione di fine gennaio e di novità sul fronte del nuovo piano industriale e dell’offerta del fondo Kkr. Male anche Inwit (-3,1%), Campari (-3%) e Azimut (-3,1%). Il mercato si è poi interrogato sul destino di Carige, che infatti si è mossa in controtendenza a Piazza Affari. A favorire gli acquisti, le indiscrezioni su cui torna anche Il Sole 24 ore, secondo cui il Credit Agricole Italia e il Fondo Interbancario (azionista di riferimento della banca ligure con l’80% del capitale) stanno dialogando in maniera informale per una possibile offerta per l’istituto. ‘Ricordiamo – scrivono gli analisti di Equita – che nel frattempo Bper, dopo aver sottolineato la disponibilità a discutere la propria offerta congiuntamente con il Fondo, purché all’interno di un regime di esclusiva, è ancora in attesa di una risposta formale dal fondo interbancario’. Sulla base delle sue stime, conclude il broker, ‘considerando una ricapitalizzazione in Carige da parte del Fondo per circa 650 milioni e la conversione dei crediti d’imposta per circa 320 milioni (post-effetto fiscale), ci sarebbe spazio per coprire i costi di ristrutturazione di Carige, con la ‘combined entity’ che atterrerebbe con un Cet1 maggiore del 13%’. Fuori dal listino principale perde terreno sul finale Fila (-0,5%) all’indomani della notizia che l’amministratore delegato Massimo Candela ha consolidato la propria partecipazione all’interno della holding di controllo, acquisendo la rimanente quota azionaria di minoranza in Pencil e salendo quindi al 100% di quest’ultima.

 

Questa voce è stata pubblicata in Finanza e contrassegnata con , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


uno + = sette

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>