Borsa. Europa tira il fiato dopo il rally di Natale. Milano -0,37%

Piazza Affari

Piazza Affari

Milano, 29 dicembre – Chiusura debole per le Borse europee, che tirano il fiato dopo il rally delle ultime 5 sedute. A Milano il Ftse Mib è sceso dello 0,37%, a Parigi il Cac40 dello 0,27% e a Francoforte il Dax40 dello 0,70%. Ha terminato le contrattazioni in territorio positivo, invece, Londra che ha riaperto oggi dopo la pausa natalizia. Gli investitori hanno preferito sposare un atteggiamento cauto, considerando anche i livelli elevati cui erano arrivati gli indici (Parigi ha aggiornato i massimi storici e Milano ha provato a superare il top del 2021), quando si continua a monitorare la situazione del Covid-19, con la variante Omicron che si diffonde molto più rapidamente della Delta – come indicato dall’Oms – ma che appare, stando ai primi dati, meno pericolosa. A Piazza Affari, con le vendite che hanno colpito soprattutto Nexi (-1,3%) ed Eni (-1%), alta l’attenzione sul comparto bancario. In particolare su Bper (+0,77%), dopo che l’agenzia Moody’s ha migliorato l’outlook sul rating a lungo termine “Ba3″ di Bper a “positivo” da “stabile” e la notizia che la banca ha raggiunto un accordo con i sindacati sul processo di ‘ottimizzazione degli organici’ che prevede l’uscita di 1.700 dipendenti anche con il ricorso al Fondo di solidarietà del settore. L’istituto, inoltre, potrebbe essere protagonista della creazione di un terzo polo bancario, complice anche l’assemblea della Popolare di Sondrio (+1,5%), che ha dato il via libera alla trasformazione in Spa. Unipol (-0,69%) è socio al 9% di Banca popolare di Sondrio e al 20% di Bper. Sul mercato dei cambi, l’euro vale 1,1349 dollari (1,13 in avvio e 1,1294 ieri in chiusura) e 130,445 yen (129,87 e 129,69), quando il dollaro passa di mano a 114,906 yen (114,89 e 114,71). Dopo aver passato la maggior parte della seduta in calo, il prezzo del petrolio è tornato a salire, con le scorte settimanali Usa scese oltre le attese: il contratto consegna Febbraio sul Wti sale dello 0,71% a 76,52 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Brent del Mare del Nord dello 0,6% a 79,41 dollari al barile.

 

Questa voce è stata pubblicata in Finanza e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


+ cinque = sei

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>