Borsa. Si riaffacciano i timori sulla ripresa. Milano chiude a -0,86%

Piazza Affari

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Milano, 10 settembre – I dubbi sulla tenuta della ripresa economica, messa a rischio dalla diffusione della variante Delta del coronavirus, hanno penalizzato le Borse europee nell’ultima seduta di una settimana altalenante. Superati i timori legati alle strategie della Bce, che ha annunciato una revisione soft del programma pandemico di acquisti Pepp, riducendo il ritmo di acquisti mensili ma mantenendo inalterati la durata e le dimensioni complessive, l’attenzione degli investitori torna a rivolgersi Oltreoceano, dove si attendono indicazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve. Sul fronte Covid, il presidente americano Joe Biden ha annunciato una stretta sull’obbligo vaccinale sia per il settore pubblico che per le aziende più grandi, mentre negli Usa il numero di nuovi contagi rimane sostenuto. Tra i principali listini continentali, la maglia nera di giornata va al Ftse Mib di Piazza Affari, che ha perso lo 0,86% risentendo delle vendite su Tim (-3,09% in un settore tlc sotto pressione in tutta Europa), Atlantia (-2,91%) e le utility. Ha invece guadagnato terreno in controtendenza StMicroelectronics (+1,59%) beneficiando dei dati sui ricavi di agosto diffusi dal colosso taiwanese Tsmc. Sul mercato dei cambi, l’euro è indicato a 1,1828 dollari (1,1838 ieri a fine seduta) e 129,96 yen (130,1), mentre il rapporto dollaro/yen è a 109,88 (109,74). In netta risalita il prezzo del petrolio, che ha scontato la possibilità che la Cina faccia ricorso alle riserve di greggio per calmierare i prezzi attuali ed è sostenuto dalla possibile restrizione delle scorte a causa dello stop produttivo legato al passaggio dell’uragano Ida. I contratti ottobre sul Wti guadagnano il 2,04% a 69,53 dollari al barile, mentre il future novembre sul Brent sale dell’1,75% a 72,70 dollari.

A Piazza Affari il Ftse All Share ha terminato la giornata in calo dello 0,86%. E’ andata peggio a Madrid (-1,2%), mentre hanno limitato i danni Francoforte (-0,09%) e Parigi (-0,31%). In lieve rialzo Londra (+0,07%) e Amsterdam (+0,17%). Tornando ai principali titoli milanesi, le vendite hanno colpito anche Atlantia (-2,91%) e il settore utility, con Snam in calo dell’1,81%, A2a dell’1,99%, Enel del 2,06% e Hera del 2,37%.

In rialzo invece Banca Generali (+1,04%), Campari (+0,72%), Exor (+0,58%) e Diasorin (+0,29%). Sotto i riflettori Italgas, che ha chiuso a -0,58% dopo una prima parte della seduta in rialzo. Il gruppo è stato selezionato come “preferred bidder” nell’ambito della gara per l’acquisizione del 100% del gruppo greco Depa Infrastructure che controlla i tre principali player della distribuzione del gas in Grecia.

Nel resto del listino si è messa in evidenza Algowatt (+10,66%): la società specializzata nelle soluzioni per la gestione dell’energia e delle risorse naturali, ha stretto una partnership strategica con Siemens nelle tecnologie per le costruzioni. Bene anche Nvp (+7,88%), B&C Speakers (+6,7%) e Caleffi (+6,48%), mentre hanno perso terreno Tod’s (-5,92%), Ucapital (-5,94%) e Gvs (-12,53%).

 

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