Borsa. Europa chiude poco mossa con timori per Covid-19. Milano (+0,24%) tiene il top dal 2008

Piazza Affari

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Milano, 10 agosto – In un clima già ferragostano, le Borse europee si sono mosse poco e hanno chiuso con guadagni modesti, senza trovare grande sostegno in una Wall Street in attesa dei dati sull’inflazione di domani, termometro importante per quelle che potranno essere le decisioni della Federal Reserve. Proprio l’incertezza sulle prossime mosse della Banca centrale americana, che potrebbe stringere le maglie della politica monetaria prima del previsto, e i timori per la diffusione della variante Delta e per l’aumento dei contagi hanno invitato gli investitori alla cautela. Così Milano ha guadagnato lo 0,24%, consolidando comunque i massimi da fine settembre 2008 toccati ieri, Parigi è salita dello 0,1%, Francoforte dello 0,16%, sebbene l’indice Zew sulla fiducia delle imprese tedesche sia calato più delle stime, Madrid è salita dello 0,4, Londra dello 0,4% e Amsterdam dello 0,43%. Per quanto riguarda i titoli, in una seduta in cui sono mancate grandi storie, le migliori sono state Moncler (+2,41%), che si è riportato sopra la soglia dei 60 euro per azione persa dopo la semestrale, e Prysmian (+1,36%). Quest’ultima, all’indomani della consegna da parte di Fincantieri della nave da record Leonardo da Vinci, è stata spinta dalle prospettive di crescita indicate dall’Ad Valerio Battista in un’intervista a Il Sole 24 Ore. Deboli invece le banche dopo l’exploit della scorsa settimana, innescato dai conti semestrali e dalle ipotesi di risiko. Il petrolio torna a salire, dopo il calo di ieri e il -7,7% dell’ottava precedente: il Wti settembre cresce del 3,13% a 68,56 dollari al barile, il Brent di pari scadenza del 2,72% a 70,93 dollari. Sul valutario, il biglietto verde si rafforza ulteriormente e l’euro scivola verso la soglia degli 1,17 dollari: la moneta unica passa di mano a 1,1715 dollari (1,174 in avvio e 1,1751 ieri a fine seduta). L’euro vale anche 129,502 yen (129,56 in apertura e 129,53 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen è a 110,555. Infine, spread in calo a 99,7 punti, dai 101 della chiusura precedente.

A Piazza Affari ha svettato Saipem (+2,6%), che beneficia del rialzo del greggio, che si è riportato sopra quota 70 dollari al barile per quanto riguarda il Wti, dopo i forti cali delle sedute precedenti. Sulla parità Telecom Italia (-0,03%), con gli investitori che si interrogano sul futuro della compagnia. Intanto Iliad ieri mattina ha annunciato di partecipare al progetto di coinvestimento per la costruzione della rete Ftth (Fiber to the home, fibra fino a casa) di FiberCop, la società in cui è stata scorporata la rete secondaria di Telecom. Giornata in generale positiva per Exor (+1,01%) e per la controllata Cnh Industrial (+1,67%). Deboli invece Nexi (-0,8%), StMicroelectronics (-0,34%), reduce dai guadagni messi a segno in tutte le precedenti sedute di agosto, ed Hera (-0,36%). Fuori dal paniere principale, continua la marcia al rialzo della matricola Nusco (+27,09%), che continua a beneficiare dell’ingresso nel capitale di EdiliziAcrobatica. Quest’ultima ha guadagnato il 5,77%, dopo l’indicazione dei contratti stipulati nei primi sette mesi del 2021. La società, attiva nel settore delle ristrutturazioni edilizie, ha raggiunto nel mese di luglio un ammontare dei contratti sottoscritti pari a 17,59 milioni di euro a fronte dei 3,929 milioni dello stesso periodo 2020. Continua a distinguersi un’altra debuttante, la biotech Ulisse Biomed, che, dopo il +61% dell’esordio, ha guadagnato oggi un altro 28,4%. In coda invece Nova Re (-7,6%), colpita dalle prese di beneficio dopo avere guadagnato nelle precedenti sedute più del 58% in scia all’accordo con Dea Capital nell’immobiliare.

 

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