Piazza Affari
Milano, 22 giugno – Nell’attesa dell’audizione di Jerome Powell davanti a una sottocommissione della Camera, le Borse europee danno vita a una seduta anonima che non amplifica il rimbalzo tecnico avvenuto ieri: solo Amsterdam infatti ha chiuso in chiaro segno positivo (+0,67%), mentre Francoforte, Londra e Parigi hanno segnato guadagni contenuti e Piazza Affari ha addirittura ceduto lo 0,32%. Dalle bozze del discorso che il numero uno della Federal Reserve terrà in serata sono arrivate rassicurazioni sul supporto della Banca centrale alla ripresa, ma non ci sono state indicazioni tali da mutare l’atteggiamento cauto dei mercati finanziari. Gli acquisti hanno comunque premiato i minerari, l’energia e la chimica, mentre a Milano sono stati soprattutto i bancari i responsabili della performance complessivamente debole: Banco Bpm (-1,69%) e Bper (-1,3%) tra le più penalizzate con Unicredit (-1%). In rosso anche Poste (-1,3%) e Tim (-1,3%). Debole Generali (-0,3%) dopo le acquisizioni che rafforzano la posizione in Malesia. Vivace il risparmio gestito con Finecobank, Banca Generali e Azimut tra le migliori. Fuori dal Ftse Mib, realizzi su Illimity dopo la presentazione del piano industriale e l’annuncio di un aumento riservato per l’ingresso del gruppo Ion. Pesanti Unieuro, Ovs e Italian Exhibition Group. Sul mercato valutario, resta in equilibrio su quota 1,19 il cambio euro/dollaro (1,1907 a fronte degli 1,191 di ieri sera) confermando quindi la momentanea frenata della fase di rafforzamento del biglietto verde che tratta anche a 1,392 per una sterlina (da 1,3935). Dollaro-yen a 110,73 (110,15). Euro/yen a 131,85 (da 131,2). Petrolio poco mosso a 73,01 dollari al barile per la consegna agosto del Wti, mentre il Brent è a un passo da quota ha superato quota 75 dollari (74,91) al barile per la stessa scadenza.
