New York, 6 novembre – Il mese scorso è stato registrato un aumento dell’occupazione statunitense maggiore del previsto; la disoccupazione è scesa più delle attese, dopo essere passata in due mesi dai minimi degli ultimi 50 anni ai massimi dalla Seconda guerra mondiale, a causa della pandemia di coronavirus. Negli Stati Uniti, a ottobre sono stati creati 638.000 di posti di lavoro rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un rialzo di 530.000; il dato di settembre è stato rivisto da 661.000 a 672.000, quello di agosto da 1,489 a 1,493 milioni. A ottobre, l’occupazione nel settore privato è aumentata di 906.000 unita’, quella nel settore federale è diminuita di 268.000 unità. La disoccupazione è scesa dal 7,9% al 6,9%, contro attese per un calo al 7,7%. I salari orari medi sono aumentati dello 0,14%, o 0,04 dollari, a 29,5 dollari; rispetto a un anno prima, sono aumentati del 4,46%, contro attese per un 4,6%. La settimana media lavorativa è rimasta invariata a 34,8 ore. La partecipazione della forza lavoro è salita al 61,7%, a 1,7 punti percentuali di distanza dai livelli di febbraio, prima dell’inizio della pandemia di coronavirus. Da maggio a ottobre, il totale di posti di lavoro guadagnati è stato di circa 12 milioni, ma restano ancora da recuperare circa 10 milioni di posti di lavoro persi a marzo e aprile.