Banche. Consiglio UE adotta modifiche anticrisi ai requisiti del capitale relativi ai crediti deteriorati per rafforzare la capacità di prestito a imprese e famiglie

BancheBruxelles, 24 giugno – Il Consiglio Ue ha adottato regole eccezionali per aumentare la capacità delle banche di prestare denaro sostenendo famiglie e imprese. Si prevedono tra l’altro modifiche all’importo minimo di capitale che le banche sono tenute a detenere per i crediti deteriorati (Npl) nell’ambito del “sostegno prudenziale”. In particolare, il trattamento preferenziale dei crediti deteriorati garantito dalle agenzie di credito all’esportazione sarà esteso ad altri garanti del settore pubblico nel contesto di misure volte a mitigare l’impatto economico del Covid-19. Le modifiche al regolamento sui requisiti di capitale diventerà applicabile il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e al più tardi entro la fine di giugno.

Il pacchetto bancario adottato dal Consiglio prevede anche l’estensione di due anni delle disposizioni transitorie relative all’attuazione del principio contabile internazionale Ifrs 9 per consentire alle banche di mitigare il potenziale impatto negativo di un probabile aumento degli accantonamenti per le perdite attese sul credito; la reintroduzione temporanea di un filtro prudenziale per le esposizioni in obbligazioni sovrane che mitigherà l’impatto dell’attuale volatilità dei mercati finanziari sul debito pubblico; ulteriore flessibilità per le autorità di vigilanza nel mitigare gli effetti negativi dell’estrema volatilità del mercato osservata durante la pandemia di Covid-19, in particolare escludendo i “superamenti” verificatisi nel 2020 e nel 2021 nei modelli interni delle banche per i rischi di mercato; modifiche mirate al calcolo del coefficiente di leva finanziaria (rapporto tra il capitale delle banche e le sue esposizioni) e un ritardo nell’introduzione del ‘buffer’ del coefficiente di leva finanziaria di un anno a gennaio 2023

Inoltre sono previste disposizioni transitorie per esposizioni verso governi nazionali e banche centrali denominate in una valuta di un altro stato membro, al fine di supportare le opzioni di finanziamento in Stati non appartenenti all’area dell’euro che mitigano le conseguenze della pandemia. Infine l’introduzione anticipata di alcune misure di sgravio di capitale per le banche nell’ambito del regolamento sui requisiti di capitale (Crr 2), in particolare per quanto riguarda il trattamento preferenziale di determinati prestiti garantiti da pensioni o stipendi e i loro prestiti alle Pmi e alle infrastrutture, incoraggiando così il flusso di credito a pensionati, dipendenti, imprese e per gli investimenti in infrastrutture investimenti.

 

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