Milano, 11 giugno – L’outlook prudente fornito dalla Federal Reserve, che prevede di mantenere bassi i tassi di interesse per anni in vista di una lenta uscita dalla crisi post Covid-19, e il timore di una seconda ondata di contagi hanno zavorrato i listini azionari mondiali. Wall Street sta accusando il calo più marcato da sei settimane (-3,8% il Dow Jones), mentre in Europa Piazza Affari ha perso il 4,81% sul Ftse Mib tornando sotto la soglia dei 19 mila punti per la prima volta dal 2 giugno. Gli indici hanno risentito anche del tonfo del prezzo del petrolio, stretto tra la prospettiva di una domanda depressa dalla crisi economica e l’aumento a sorpresa delle riserve americane annunciato ieri. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, le vendite hanno colpito in primo luogo Cnh Industrial (-11,82%), dopo i recenti rialzi dovuti all’effetto Nikola, e Fca (-7,7%), che ha scontato il possibile slittamento della fusione con Peugeot (-8,4% a Parigi) a causa della volontà della Commissione Ue di aprire una istruttoria per verificare alcune criticità Antitrust derivanti dall’operazione. Male anche Pirelli (-8,54%) e UniCredit (-7,87%), mentre ha guadagnato terreno in controtendenza Diasorin (+2,32%) e ha limitato i danni Italgas (-1,67%) grazie all’outlook incoraggiante sul 2020. Sul mercato dei cambi, l’euro si è rafforzato a 1,1385 dollari dopo le stime Fed (1,1349 ieri in chiusura). L’aumento dell’avversione al rischio ha premiato lo yen, salito a 121,43 per un euro (121,75) e 106,66 per un dollaro (107,27). Petrolio a picco con il future luglio sul Wti giù dell’8,36% a 36,29 dollari al barile e la consegna agosto sul Brent in calo del 7,33% a 38,67 dollari.