Borsa. Europa annulla le perdite nel finale di seduta nel giorno del crash del petrolio. Milano chiude sopra la parità (+0,05%)

Piazza Affari

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Milano, 20 aprile – Le Borse europee chiudono poco mosse una seduta volatile dominata dallo storico ‘crash’ del prezzo del petrolio, che ha visto il Wti collassare di oltre il 40% fino a 10,01 dollari al barile sulla consegna maggio, sui minimi del dopoguerra. La recessione globale provocata dalla pandemia di coronavirus e il conseguente crollo della domanda di energia, unita alle dispute tra i paesi produttori e alla saturazione delle riserve strategiche, ormai vicine ai limiti fisiologici, hanno innescato una tempesta perfetta e a un’impennata della curva dei prezzi. Basti pensare che il future giugno, ormai il più rappresentativo dato che quello per maggio scade domani, scambia a 22,77 dollari (-9,03%), facendo segnare la maggior differenza mai registrata tra due contratti successivi. I listini azionari sul finale hanno annullato le perdite del pomeriggio, sostenuti in particolare dal buon andamento del comparto tecnologico. A Piazza Affari il Ftse Mib è riuscito a chiudere sopra la parità (+0,05%), sostenuto dagli exploit di Amplifon (+10,8%) e Diasorin (+6,23%), mentre hanno perso terreno Terna (-2,44%) e Nexi (-1,93%). Sul mercato dei cambi, l’euro vale 1,0873 dollari (1,0880 venerdì in chiusura).

 

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