Coronavirus. Goldman Sachs, l’Eurozona cadrà in recessione nel primo e secondo trimestre e Moddy’s taglia le stime di crescita per il Sud Est asiatico e la Cina (+4,8%)

fotoMilano, 17 marzo. L’eurozona è chiaramente in recessione e accuse “pesanti contrazioni” nel primo e nel secondo trimestre. E’ quanto scrivono gli esperti di Goldman Sachs in un rapporto pubblicato oggi in cui sottolineano come la diffusione del coronavirus riguardi ormai tutta l’Europa e nel corso degli ultimi giorni le condizioni finanziarie dell’area abbiano conosciuto un deciso peggioramento andando a impattare anche la fiducia dei consumatori e la loro propensione a spendere. “Pertanto alziamo le nostre stime sull’impatto che il coronavirus avrà sulla crescita in tutta Europa – si legge nel rapporto – Sebbene l’incertezza resti molto grande, le nostre stime puntano a un impatto sulla crescita a livello di eurozona (non annualizzato) pari a 1 punto percentuale nel primo trimestre e a 3 punti nel secondo. L’impatto più forte sarà probabilmente in Italia ma ci attendiamo flessioni anche in Germania, Francia e Spagna. Di conseguenza vediamo ora l’Europa chiaramente in recessione, con pesanti contrazioni sia nel primo che nel secondo trimestre”.

Moody’s ha tagliato le stime di crescita per il Sud Est asiatico (in particolare per l’area Apac, l’Asia pacifica) a seguito della diffusione del Coronavirus a livello globale. Un fenomeno, spiega l’agenzia, che determina restrizioni ai viaggi e agli spostamenti e, per i Paesi asiatici, possibili effetti negativi derivanti anche dal rallentamento dell’economia europea e di quella americana oltre che dal calo del prezzo del petrolio. La stima per la crescita 2020 cinese è così pari al 4,8% e implica ‘una lenta ripresa dell’attività economica e una domanda di export debole’. L’economia di Giappone e Singapore dovrebbe restare in stagnazione mentre per Hong Kong Moody’s prevede recessione. ‘Il nostro scenario di base ipotizza un calo dei consumi e una rottura della supply chain nel primo semestre, con tuttavia una ripresa nel secondo semestre dell’anno’, sottolinea Christian de Guzman, senior vice presidente di Moody’s, secondo cui ‘più lunga sarà la fase di choc, più alto sarà il rischio di recessione globale’. Anche perchè conclude l’agenzia di rating, non tutti i Governi potranno mettere in atto politiche fiscali espansive: alcuni Paesi, infatti, saranno vincolati dagli alti livelli di indebitamento.

 

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