Bilancio UE. Gualtieri auspica che le regole garantiscano adeguata flessibilità per sostenere gli investimenti

Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri

Bruxelles, 17 febbraio – ‘Oggi discuteremo delle regole di bilancio dopo il lancio della consultazione da parte della Commissione: sarà l’occasione per spiegare le ragioni per cui è necessario avere un quadro che garantisca un adeguato livello di flessibilità perché si adattino al ciclo economico e anzi migliorare il carattere anticiclico ora insufficiente’. Lo ha detto ai giornalisti il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri aggiungendo: ‘che occorre garantire un orientamento favorevole agli investimenti a partire da quelli legati alla sostenibilità ambientale e all’occupazione nel quadro del Green Deal e consentire un migliore coordinamento delle politiche fiscali e di bilancio dell’area euro e anche una riduzione degli squilibri macroeconomici per sostenere anche una migliore convergenza tra le economie’. In Italia il governo ha messo in cantiere misure per sostenere la crescita degli investimenti pubblici e privati: ‘E’ la priorità e gli investimenti vanno stanziati e i soldi vanno spesi e questo è l’impegno fondamentale sul quale il governo lavora: accelerare la spesa per investimenti per sostenere la crescita e l’occupazione”. Quanto alle stime, il ministro dell’economia ha indicato che la Commissione ha rivisto al ribasso dello 0,1% le previsioni per la crescita italiana rispetto a novembre come per altri Paesi: ‘Ha preso atto dei dati dell’ultimo trimestre che hanno un effetto di trascinamento (sul 2020) e ha sottolineato come il reddito di cittadinanza sia stato uno dei fattori che ha sostenuto la crescita: non dico questo perché la considero una misura perfetta dal punto di vista del sostegno alle politiche attive del lavoro, ma perché è un dato sottolineato dalla Commissione’. In ogni caso ‘non elimineremo questa misura’. La Commissione europea stima per il 2020 una crescita del Pil dello 0,3% contro una stima del governo dello 0,6%.

 

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