Fondi. Dicembre sprinti, raccolta + 10,3 miliardi e masse da record (2.288 miliardi)

Risparmio-Salvadanaio-2Milano, 30 gennaio – Chiusura d’anno sprint per l’industria del risparmio gestito: a dicembre la raccolta netta è positiva per 10,3 miliardi di euro (dopo +3,6 miliardi a novembre) e il 2019 si è concluso con un patrimonio gestito record di 2.288 miliardi (da 2.280,4 mld). Come emerge dalla mappa mensile di Assogestioni, da inizio anno il saldo dei flussi ammonta a +73,5 miliardi. A spingere la corsa a dicembre sono state soprattutto le gestioni di portafoglio, ma è stato più che positivo anche l’andamento delle gestioni collettive. Le gestioni di portafoglio hanno messo a segno una raccolta netta di +6,45 miliardi (2,1 mld a novembre), sulla spinta di 6 miliardi dai mandati istituzionali (dopo +1,8 mld), a un totale di 65,7 miliardi nell’intero 2019, mentre le retail hanno registrato sottoscrizioni per +447 milioni (dopo +307 mln), a un totale di +919 milioni da gennaio. Di rilievo le movimentazioni positive segnate nel segmento istituzionali da Intesa Sanpaolo e dal gruppo Poste. Per le gestioni collettive il saldo della raccolta di dicembre è pari a +3,8 miliardi, dopo +1,6 miliardi a novembre, a complessivi +6,9 miliardi sui 12 mesi. I fondi aperti hanno totalizzato +3,2 miliardi, in crescita da +1,2 miliardi, a un totale sull’anno di +3,8 miliardi. Per i fondi chiusi il saldo ammonta a +576 milioni, dopo +313 milioni, a complessivi +3,1 miliardi nel 2019. Da rilevare che tutte le tipologie dei fondi aperti di lungo termine hanno chiuso dicembre con una raccolta positiva, anche se sono gli obbligazionari ad aggiudicarsi di gran lunga il primato delle preferenze degli investitori con +2,3 miliardi (dopo +942 mln), a un totale sull’anno di +13,6 miliardi. Se da un lato, quindi, è tornato alla grande l’interesse dei risparmiatori, dall’altro resta un cospicuo sottofondo di cautela che induce a puntare soprattutto sui bond. A dicembre il saldo dei flussi sui fondi azionari resta positivo, con +560 milioni (dopo +643 mln a novembre), ma il bilancio delle movimentazioni sull’anno è negativo per quasi 3,4 miliardi. I bilanciati aggiungono altri 416 milioni ai flussi netti (dopo +697 mln) e chiudono il 2019 a +4,7 miliardi. Il ritorno del segno più nella raccolta dell’ultimo scorcio dell’anno (+226 mln a dicembre dopo +246 mln) non salva, invece, i fondi flessibili dal profondo rosso (-11 miliardi) con cui si chiudono i 12 mesi del 2019. I fondi monetari registrano ancora deflussi, con -205 milioni (dopo -1,1 mld) e il saldo dell’anno pur restando positivo, si assottiglia a +979 milioni. Quanto alla nazionalità, i fondi di diritto italiano registrano una raccolta netta negativa per 519 milioni (dopo -360 mln a novembre) e un totale sull’anno di -11,4 miliardi. I fondi di diritto estero registrano sottoscrizioni per +3,7 miliardi (dopo +1,6 mld), a complessivi +15,1 miliardi nell’intero 2019.

 

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