Loomis Sayles. High Yield, opportunità e rischi per il 2020

Investimenti-finanziari-a-confronto-1280x720La combinazione tra la compressione degli spread e la riduzione dei tassi base del Treasury statunitense ha contribuito ai guadagni a due cifre per gli high yield corporate nel 2019. Tuttavia, a differenza di altri anni caratterizzati da rendimenti simili, le obbligazioni di qualità inferiore con rating CCC sono rimaste indietro rispetto a quelle di qualità superiore. A questo punto del ciclo prolungato del credito, gli investitori sembrano diffidenti nei confronti della performance dei crediti di qualità inferiore.

A nostro avviso, è probabile che due forze in competizione tra loro spingano al rilazo i rendimenti degli high yield. Da un lato, la leva finanziaria delle imprese che rimane elevata, con i premi degli high yield statunitensi ben al di sotto del livello in cui dovrebbero essere a questo punto del ciclo del credito. Dall’altro lato, la domanda di titoli high yield Usa rimane intatta. A livello globale, le politiche accomodanti delle banche centrali hanno contribuito a un eccesso di attività a rendimento negativo. In definitiva, riteniamo che gli investitori continueranno a privilegiare crediti di qualità superiore nel 2020 e ci aspettiamo modesti rendimenti positivi per il mercato degli high yield.

Tra i fattori che contribuiscono a questa prospettiva vi è la nostra previsione che il Pil nominale rimarrà positivo, che la crescita dei profitti aziendali sarà bassa e una cifra e che i tassi d’interesse si manterranno relativamente stabili negli Stati Uniti. Le nuove emissioni nette dovrebbero rimanere al di sotto della media e fornire uno stimolo positivo tecnico al mercato. Detto questo, ci aspettiamo un leggero aumento del tasso di default del mercato degli high yield rispetto alle medie storiche. Continuiamo a monitorare i fallen angel che si spostano dall’investment grade all’high yield. Crediamo che questo spazio possa fornire un’interessante fonte di potenziale di rendimento dopo l’inversione del ciclo del credito. Tra i principali rischi per le nostre prospettive vi sono il potenziale di deterioramento dei profitti, l’intensificarsi delle controversie commerciali con l’Europa, un cambiamento in chiave restrittiva nella politica della Federal Reserve statunitense e l’incertezza che circonda le imminenti elezioni americane.

 

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