Borsa. Milano (+1,5%) crede nel governo Conte – bis e chiude in cima all’Europa

Piazza Affari

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Milano, 27 agosto – Chiusura in generale positiva per Borse europee, grazie al cauto ottimismo su una schiarita nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, dopo le aperture del G7, e sulla possibilità di un accordo sul trade tra Washington e l’Ue, cosa che allontanerebbe l’ipotesi di dazi americani sulle auto europee. Anche se non è scongiurato il rischio di nuovi dazi, che salvo indicazioni diverse scatteranno il primo settembre, Parigi ha guadagnato lo 0,67%, Madrid lo 0,4 circa%, Francoforte lo 0,62%, nonostante la diminuzione del Pil tedesco del secondo trimestre. Londra ha finito a -0,08%. La migliore è stata Piazza Affari (+1,52%) con gli investitori fiduciosi sulla trattativa per far nascere un nuovo governo Pd-Movimento 5 Stelle, al di là delle battute d’arresto nelle trattative. L’ipotesi di un Governo Conte-bis, che per altro piace anche al presidente americano Donald Trump, come ha scritto in un tweet, ha raffreddato lo spread a 183 punti, dai 201 della vigilia, ai minimi da maggio 2018. Il rendimento decennale è calato all’1,14%, con uno scarto di oltre 20 centesimi rispetto all’1,35% della vigilia e a un livello che non si vedeva dall’autunno 2016. Per quanto riguarda i titoli, sul Ftse Mib hanno brillato le banche (Bper +4,53%, Banco Bpm +3,29%, rialzi oltre l’1,5% per le altre big), ma anche Saipem (+2,55%), da un lato sostenuta dal rialzo del greggio come il resto degli energetici e dall’altro lanciata dalla scissione della franco-americana TechnipFmc (+5,2% a Parigi), cosa che riapre i giochi nel settore. A passo rapido anche Leonardo (+2,79%), considerata dagli analisti in pole position per un contratto in Spagna, mentre in coda al listino, unici tre titoli in calo, si sono piazzate Moncler (-0,12%), Azimut (-0,43%) e Juventus (-1,38%). Sul fronte valutario l’euro resta attorno a quota 1,11 e passa di mano 1,1088 dollari (1,11 all’avvio, sui valori di ieri) e vale 117,374 yen (105,6 in apertura e 105,999 ieri), mentre il dollaro-yen è pari a 106,021. Il petrolio riduce i guadagni, ma prosegue sulla via imboccata ieri (+0,56% i future del Wti a ottobre, arrivati in precedenza a +1,3%, e +0,2% quelli del Brent con la stessa scadenza).

 

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