Borsa. Effetto banche centrali, ma non solo: Milano (+1,9%) guida l’Europa

PALAZZO MEZZANOTTEMilano, 19 agosto – Gli stimoli annunciati dalla Banca centrale cinese e la possibilità che Federal Reserve e Bce varino nuove misure di sostegno all’economia hanno continuato a spingere le Borse europee. Gli indici del Vecchio Continente, già in forte recupero venerdì hanno marciato a passo veloce (Parigi +1,34%, Francoforte +1,32%, Londra +1,10% e Madrid +0,67%), con Piazza Affari (+1,93%) prima della classe, sostenuta dagli industriali e dalle banche, poco influenzate dall’andamento piatto dello spread (208 punti alla chiusura, come venerdì dopo avere trascorso la seduta in area 211). L’attenzione degli investitori, dunque, si è concentrata sulle banche centrali, ma non solo, alla luce dell’apertura del governo tedesco a un nuovo pacchetto di stimoli economici, si parla infatti di un piano anti-recessione da 50 miliardi di euro. C’è inoltre attesa per il discorso del numero uno della Fed, Jerome Powell, all’incontro annuale di Jackson Hole venerdì: potrà dare indicazioni su possibili nuovi tagli dei tassi da parte della Banca centrale americana. Sempre in piami piano anche il tema dei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina, con le parti che stanno tentando di rimettere in carreggiata i colloqui. Il cauto ottimismo che regna nel Vecchio Continente ha messo dunque le ali ai listini, facendo ritrovare quota ai comparti più penalizzati la settimana scorsa, a partire da finanziari, auto e industriali. Su questa falsariga si è mossa anche Piazza Affari, dove tutti i titoli del Ftse Mib hanno chiuso ampiamente in positivo (più deboli solo le utility, con rialzi attorno a mezzo punto). Hanno svettato Cnh Industrial (+5,5%), in attesa del nuovo piano industriale, Tenaris (+3,8%), Ferragamo (+3,2%) e Prysmian (+3,5%), ma hanno brillato tutte le banche, l’industria e le auto con Fca a +1,8%. Sul fronte valutario l’euro si attesta a 1,1099 dollari, dopo avere riagganciato brevemente quota 1,11 (1,097 venerdì) e vale 118,207 yen (117,98 venerdì), mentre il dollaro-yen è pari a 106,49. Petrolio in rialzo (+1,1% i future del Wti a ottobre, +0,9% quelli del Brent di pari scadenza) dopo l’attacco dei combattenti yemeniti a un impianto saudita con un drone.

 

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