IG. NFP Stati Uniti. +164k a luglio, tasso di disoccupazione al 3,7%, salari +0,3% m/m. Commento di Filippo Diodovich

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump

L’US Bureau of Labor Statistics (BLS) ha comunicato che, nel mese di luglio, sono stati creati, nei settori non agricoli, 164 mila nuovi posti di lavoro, in linea con le aspettative del consensus. Il tasso di disoccupazione è rimasto al 3,7%. Riviste al ribasso  le cifre dei mesi scorsi (-41 mila posti di lavoro rispetto alle stime precedenti). Il dato di giugno è stato rivisto al ribasso a +193k (da +224k), quello di maggio a +62k (da +72k). Il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 12,8%, disoccupazione donne (3,4%), bianchi (3,3%), afroamericani (6,0%), asiatici (2,8%), ispanici (4,5%).

Su base mensile i salari sono saliti dello 0,3% (consensus +0,2%), su base annuale sono saliti del 3,2% (aspettative +3,2%).

Cifre abbastanza in linea con le attese quelle sul mondo del lavoro statunitense che hanno avuto un impatto molto limitato sull’andamento del biglietto verde nei mercati valutari. Il dollar index, indice che misura la forza della valuta statunitense nei confronti delle divise internazionali, ha evidenziato un movimento molto ridotto. Il cambio eurodollaro ha registrato una leggera volatilità ma in sostanza è rientrato sui livelli pre-dato.

E’ da segnalare che la media nel 2019 di nuovi posti di lavoro creati al mese si mantiene comunque al di sotto dei 200 mila posti di lavoro creati (+165k circa). Nel 2018 la media era stata pari a +223 mila impieghi. Anche la media degli ultimi 3 mesi è abbastanza debole a +140k.

Al momento il mercato sconta che il braccio operativo del principale istituto centrale mondiale (FOMC) possa ridurre nuovamente il costo del denaro negli Stati Uniti di 25 punti base nel prossimo meeting (decisione nella serata del 18 settembre) portandoli dal range 200-225 bps al range 175-200 bps.

Le cifre sui NFP non hanno modificato la percezione che la Federal Reserve possa già agire a settembre con un nuovo taglio di 25 punti base.

Filippo Diodovich, market strategist di IG

 

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