Viviamo in un mondo di liquidità abbondante e disruption tecnologica straordinaria, ma crescita e inflazione restano contenute. Come si spiega questa apparente contraddizione? La combinazione di costo del capitale estremamente basso e cambiamento tecnologico ha impresso un’accelerazione senza precedenti al processo di innovazione – per fare un esempio, con un tasso sui Treasury decennali al 5% Tesla non potrebbe esistere con la sua struttura finanziaria attuale. L’esistenza di innovatori come Tesla costringe anche il resto dei rispettivi settori ad accelerare gli investimenti per potersi tenere al passo. La liquidità sta finanziando questo circolo virtuoso in ogni area dell’economia globale.
Il paradosso è che se da un lato il mondo gode dei frutti di questa innovazione, avendo accesso a iPhone, Netflix, auto a guida autonoma, scienza genetica ed energia a basso costo, dall’altro lato la rapidità e la forza dirompente del cambiamento possono avere delle conseguenze disomogenee e indesiderate, come appunto la bassa inflazione, legata all’aumento di capacity generato dalle nuove tecnologie.
Quali implicazioni comportano la disruption tecnologica e la spinta deflazionistica per gli investitori? Ecco le principali:
Crescita, inflazione e tassi resteranno bassi a lungo. Viviamo in un mondo di bassa crescita del Pil, bassa inflazione e basso costo del denaro e tale situazione persisterà, dati i fattori strutturali sottesi a queste tendenze
Occhio all’M&A. Il consolidamento all’interno dei vari settori è una reazione naturale al contesto in cui ci troviamo e proseguirà in futuro
Tensioni sociali destinate a proseguire. Una delle conseguenze meno piacevoli della disruption tecnologica è la concentrazione della ricchezza e l’aumento della disuguaglianza. Per questo, populismo, regolamentazione e resistenza da parte della società caratterizzeranno il contesto di investimento ancora a lungo
Società tecnologiche nel mirino. Se dieci anni fa il nemico pubblico erano le banche, ora i governi e la società si stanno orientando verso nuovi bersagli: le società tecnologiche dovranno fare i conti sempre di più con la propria importanza sociale
Banche in affanno. Le banche dei paesi sviluppati sono ancora costrette a nuotare controcorrente. Per questo, la selettività resta cruciale
Nuovi monopoli naturali. La disruption sta colpendo la struttura di molti settori, generando nuovi monopoli naturali a cui va prestata attenzione. Occorre chiedersi se la regressione verso la media sia ancora un concetto valido nel contesto attuale
Pricing power: un bene raro e prezioso. Per generare alpha, sarà essenziale individuare e investire in società dotate di potere sui prezzi e redditività in aumento, sempre più rare in un mondo in cui la tecnologia riduce le barriere all’ingresso e alimenta la competizione
Il lato giusto del cambiamento. In un mondo di innovazione e cambiamenti sempre più rapidi, saper scovare i ‘vincitori di domani’ è sempre più importante per il successo negli investimenti.
David Eiswert, gestore del fondo T. Rowe Price Global Focused Growth Equity, T. Rowe Price