Secondo Chauchat, l’evoluzione dei mercati finanziari dipenderà innanzitutto dall’equilibrio fra attualità economica e politica monetaria. In giugno il clima nell’industria mondiale si è offuscato ancora, le tensioni commerciali proseguono e l’economia americana mostra segni di debolezza: per ora sembrano prevalere gli argomenti a favore di un continuo rallentamento. Oggi un rallentamento piuttosto duraturo della crescita è percepito dalle banche centrali come una seria minaccia.
La Bce ha ritrovato la sua combattività in un momento in cui il vento gira a favore delle politiche di sostegno alla crescita e di una dose supplementare di federalismo in Europa, come dimostra la nomina di Christine Lagarde alla Bce e di Ursula Von Der Leyen alla Commissione europea. Per il 2020 si prevedono una politica di bilancio più morbida e l’emissione di «project bond» (ad esempio per finanziare l’economia verde). Anche i tedeschi cominciano a pensare che in fondo non sia una cattiva idea investire quando i tassi di interesse sono negativi. Come sempre quando si tratta di Europa, è meglio evitare di farsi prendere dall’entusiasmo, ma quasi tutto ciò che accade in questo momento contraddice le Cassandre dell’euro.
François-Xavier Chauchat, Chief Economist di Dorval Asset Management