Fondi. Risparmiatori meno propensi al rischio: a febbraio la raccolta netta torna a calare (– 517 milioni), mentre il patrimonio sale a 2.123 miliardi

FOTO RISPARMIO GESTITOMilano, 27 marzo – Torna il segno meno per la raccolta del risparmio gestito: il saldo di febbraio è negativo per 571 milioni di euro, con deflussi che penalizzano in primis i fondi aperti. Il dato – comunicato da Assogestioni – riporta il settore sulla china del 2018, dopo che il 2019 aveva esordito a gennaio con una raccolta netta di +55,3 miliardi, riferibile, però, in gran parte a movimenti interni del gruppo Poste e quindi non indicativa nella sua magnitudo degli umori dei risparmiatori italiani, che il mese scorso hanno mostrato nuovamente di preferire i riscatti. Il patrimonio gestito a febbraio è, d’altro canto, aumentato a 2.123 miliardi di euro dai 2.106,5 miliardi di gennaio. Andando più nel dettaglio dei flussi, le gestioni collettive hanno chiuso febbraio a -1,43 miliardi, dopo +692 milioni nel mese precedente. Per i fondi aperti c’è un dietrofront a -1,68 miliardi di euro, dopo i +600 milioni di gennaio che avevano fatto ben sperare su una ripresa. I fondi chiusi, invece, hanno beneficiato di un maggiore appeal, segnando +230 milioni dopo +92 milioni. Per le gestioni di portafoglio la raccolta netta è positiva per 867 milioni dopo i +54,6 miliardi di gennaio ‘targati’ Poste. Le retail, tuttavia, scivolano in territorio negativo con -789 milioni, dopo +2,1 miliardi. Le istituzionali mantengono il segno positivo con +1,65 miliardi dopo +52,5 miliardi. Tra i fondi aperti, gli obbligazionari registrano un revival che li porta a chiudere febbraio a +287 milioni dai -1,44 miliardi di gennaio. I bilanciati conservano il segno più (+70 mln dopo +187 mln), mentre prevalgono i deflussi su azionari (-485 mln dopo +26 mln), flessibili (-545 mln dopo -1,46 miliardi) e anche sui monetari (-955 mln dopo +3,35 miliardi). I fondi di diritto italiano nel loro insieme hanno registrato a febbraio una raccolta netta pari a -1,13 miliardi, dopo -1,14 miliardi a gennaio. Segno meno anche per i fondi esteri (-536 mln dopo +1,74 miliardi).

 

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