Milano chiude in rialzo (+0,6%), tiene banco ancora il caso Telecom

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

Milano, 18 febbraio – Piazza Affari chiude in moderato rialzo una seduta poco mossa per il Vecchio Continente sulla spinta del comparto bancario e di una manciata di titoli tra cui Telecom. Il Ftse Mib è salito dello 0,58%. Gli indici europei venerdì scorso hanno toccato i massimi da quattro mesi e quella di oggi è apparsa una giornata di consolidamento, quando Wall Street è rimasta ferma per la festività del Presidents’ Day. La chiusura della Borsa Usa ha fatto mancare in parte volumi agli scambi che non sono stati particolarmente vivaci. Sul mercato resta alta l’attenzione per i negoziati commerciali tra Usa e Cina, che proseguiranno a Washington questa settimana, e definiti ‘molto produttivi’ dallo stesso Trump nel week end. A Milano, occhi puntati sulle banche, dopo che dall’Europa sono arrivate indicazioni in merito ad una possibile nuova operazione di Tltro, le aste a lungo termine della Banca centrale europea per il finanziamento degli istituti di credito. Inoltre, questa mattina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ha aperto ad un rinnovo del meccanismo di garanzia pubblica Gacs per facilitare lo smaltimento dei crediti deteriorati sempre delle banche. Intanto, lo spread tra BTp e Bund decennale tedesco è sceso. Tra i titoli del settore, in luce Ubi Banca +3,9% e Unicredit +3,15%, seguite da Banco Bpm e Intesa Sanpaolo. In deciso progresso anche Telecom Italia (+3,19%), che da quando Cassa depositi e prestiti ha annunciato l’intenzione di aumentare la sua quota nel capitale del gruppo di tlc – attualmente è quasi al 5% – ha preso circa il 10%. Giovedì, inoltre, all’esame del Cda di Tim ci saranno i conti 2018 e le linee guida del nuovo piano industriale 2019-2021. Anche i volumi si sono ingrossati: se ad inizio febbraio passavano di mano tra 70 e 80 milioni di pezzi al giorno, nelle ultime sedute sono state trattate oltre 200 milioni di azioni ed anche oggi sono state contrattate circa 120 milioni di azioni. Sul fronte dei cambi, la moneta unica si è rafforzata, riguadagnando quota 1,13 a 1,1311 dollari (1,1299 in avvio e 1,1296 venerdì scorso), e a 125,072 yen (124,98 e 124,78), quando il dollaro vale 110,573 yen (110,47 e 110,6). Il petrolio, infine, è in rialzo dello 0,66% a 56,35 dollari al barile per quanto riguarda il contratto sul Wti consegna Aprile.

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