Borsa. Europa chiude a ranghi sparsi in attesa della Fed, Milano positiva (+0,35%)

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

La Borsa in Piazza degli Affari a Milano

Milano, 30 gennaio – Chiusura contrastata per le Borse europee in attesa delle indicazioni della Fed sulle prossime mosse di politica monetaria. I mercati attendono anche eventuali novità che potrebbero emergere dalla due giorni di trattative sul commercio internazionale tra la delegazione cinese volata a Washington e l’amministrazione Usa. Procede nel frattempo a pieno ritmo la stagione delle trimestrali. Milano ha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,35%, mentre lo spread è sceso a 241 punti, in una giornata in cui il Tesoro ha collocato con successo 8 miliardi di titoli di stato, con rendimenti in calo. Londra (+1,4%) ha vantato la performance migliore all’indomani dell’ennesimo voto sulla Brexit: ma per gli analisti il rialzo azionario non è legato all’esito del voto, che non ha sbloccato di un millimetro la situazione politica, bensì di riflesso al calo della sterlina, sofferente per il rischio più alto di un’uscita disordinata dalla Ue. A Piazza Affari si sono distinte le azioni di Moncler (+5,9%), le migliori del paniere principale. I titoli della società del piumino sono saliti con tutto il settore europeo del lusso, elettrizzato per i conti da record diffusi dal colosso francese, Lvmh. A Milano, per altro, sono andate bene anche le Ferragamo (+1,6%), nonostante a società abbia archiviato il 2018 con vendite in calo del 3,4%. Gli analisti, pero’, avevano messo in conto una flessione più marcata. Le banche sono andate in ordine sparso, con Unicredit in calo dello 0,77% e Ubi in rialzo dello 0,69%. Dopo la debacle della vigilia, ha continuato a perdere punti la Juventus (-4%), nell’attesa della partita di Coppa Italia di questa sera. Sul fronte dei cambi, l’euro è rimasto abbastanza stabile sul biglietto verde nell’attesa delle parole del numero uno della Fed, Jerome Powell. La moneta unica vale 1,1422 dollari (da 1,1428 ieri sera). Passa inoltre di mano a 125,21 yen (124,95), mentre il dollaro/yen si attesta a 109,5 (109,26). La sterlina e’ rimasta stabile sui valori ai quali era precipitata ieri in tarda serata dopo il voto del Parlamento britannico attestandosi a 1,3064 dollari (1,3076 ieri in tarda serata). L’euro-sterlina e’ pari a 0,8744 (0,8741). Infine continua a salire il petrolio, sugli scudi da ieri. A incoraggiare gli ordini in acquisto è stato il dato sulle scorte settimanali di greggio, salite in Usa ma meno del previsto. In più destano preoccupazione le tensioni geopolitiche in Venezuela, la cui compagnia petrolifera statale (Pdvsa) è stata sanzionata lunedì scorso dagli Usa.

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