Franklin Templeton. Risultato delle elezioni italiane. L’incertezza politica è ordinaria amministrazione in Italia

Il Senato della Repubblica

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L’incertezza politica è ordinaria amministrazione in Italia, per cui ci attendiamo con molta probabilità una reazione pragmatica dei mercati obbligazionari europei alla mancanza di un netto vincitore alle elezioni italiane tenutesi domenica (4 marzo 2018). Ora ci attendiamo che possano prendere le redini del paese o una grande coalizione tra i partiti politici italiani o un governo tecnico. In entrambi i casi, serviranno probabilmente alcuni giorni per approdare a una soluzione. Nel frattempo, prevediamo comunque che la risposta dei mercati obbligazionari europei sarà piuttosto ottimista. In assenza di una soluzione imminente, le autorità italiane potrebbero indire nuove elezioni, ma nei nostri recenti viaggi in Italia, non abbiamo rilevato alcun entusiasmo per un’altra tornata elettorale. Un esito elettorale privo di indicazioni precise è piuttosto normale in Italia, a giudicare dalla storia recente.

Riforme non in programma?

Qualunque ipotesi di riforme politiche, strutturali o fiscali è destinata a dissolversi; nessuno dei maggiori partiti politici italiani ha inserito le riforme nel proprio programma dopo la sconfitta del referendum e le successive dimissioni del precedente Primo Ministro Matteo Renzi.

Nel lungo termine, l’inerzia potrebbe nuovamente costituire un problema per l’Italia in quanto riteniamo che alcune riforme siano necessarie. Tuttavia, nel breve termine, pensiamo che i mercati saranno sollevati per il fatto che per il paese non si prospetti una coalizione di centro-destra, i cui impegni durante la campagna elettorale hanno puntato su un aumento delle spese e debito più elevato.

Impatto e reazione dei mercati

Quello che emerge chiaramente è che i partiti tradizionali, come il Partito Democratico di Matteo Renzi, non sono andati bene, mentre i partiti più radicali come Il Movimento 5 Stelle hanno ottenuto ottimi risultati. Sembra che la Lega e i 5 Stelle abbiano ottenuto oltre il 50% tra i due, quindi la questione è se siano ora in grado di formare un governo di maggioranza come coalizione.

L’altra possibilità è che in Italia si continui con un governo tecnico. I partiti tradizionali non saranno probabilmente propensi a tornare al voto, dal momento che non hanno ottenuto buoni risultati, quindi potremmo vedere la continuazione di una grande coalizione. Detto ciò, è chiaro che i partiti più vicini alla destra avranno grande potere e più voce in Parlamento di qui in avanti. È importante sottolineare che questi partiti di destra sono a favore di una maggiore spesa fiscale. Con il rapporto debito/PIL ancora alto, potrebbe essere potenzialmente negativo per l’economia e potremmo vedere le obbligazioni italiane sottoperformare.

La reazione del mercato questa mattina è stata misurata. Non siamo sorpresi di vedere il sell-off dei bond italiani, leggermente dovuto al risultato delle elezioni, e chiaramente il mercato sta cercando di valorizzare il fatto che le cose potrebbero scuotersi in Italia dal momento che questi gruppi marginali guadagnano terreno. Tuttavia, è improbabile ottenere un quadro più chiaro su come sarà il nuovo Parlamento per molte settimane, il che significa maggiore incertezza per l’Italia nel breve termine e potremmo vederlo riflesso in periodi di volatilità delle obbligazioni italiane nelle prossime settimane.

Il nostro posizionamento sul reddito fisso europeo

Mentre siamo ancora ottimisti sui fondamentali di lungo termine dell’Italia, la traiettoria politica del paese è preoccupante in particolare per quanto riguarda la potenziale spinta verso l’aumento delle spese fiscali da parte dei sempre più potenti partiti di destra. Abbiamo ridotto significativamente il nostro peso in Italia nel fondo Franklin European Total Return prima delle elezioni, in quanto prevedevamo che si sarebbe verificata una certa volatilità politica. Siamo in modalità wait-and-see sull’Italia al momento, e probabilmente vedremo come la situazione politica si evolverà nelle prossime settimane prima di rivalutare il nostro posizionamento.

Impatto più forte sull’UE

Un’altra questione chiave per molti è la posizione Anti-UE della Lega e del Movimento 5 Stelle e il potenziale impatto per il più ampio progetto dell’UE.

Recentemente, entrambi i partiti hanno messo fine alla loro retorica anti-UE ed è improbabile che vogliano uscire dall’Unione Europea, quindi non la consideriamo una questione sistemica. Ciò è ulteriormente rafforzato dal fatto che la Germania ha finalmente raggiunto un accordo di coalizione questo fine settimana e rimane un forte sostenitore del più ampio progetto dell’UE e ciò compensa in qualche modo qualsiasi potenziale sentimento anti-UE in Italia.

David Zahn, Head of European Fixed Income, Franklin Templeton

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