La Borsa Italiana in Piazza degli Affari a Milano
Milano, 3 gennaio – Chiusura positiva per le Borse europee incoraggiate dalla performance di Wall Street, dove il Nasdaq ha aggiornato nuovi massimi. Ad ogni modo gli scambi rimangono ridotti a causa del clima semi-festivo e la volatilità regna dunque sovrana. Così a Milano il Ftse Mib ha più volte cambiato la direzione di marcia, finendo poi in rialzo dello 0,27%. L’indice italiano ha registrato la performance più debole in Europa, sia perché la vigilia era andata meglio, sia perché ha risentito dell’andamento in ribasso delle banche. In effetti a Piazza Affari gli investitori hanno alleggerito i portafogli di titoli delle banche (da oggi entra in vigore la regolamentazione Mifid2) e hanno acquistato azioni di società industriali e cicliche. In particolare sono andate male le Banco Bpm, che hanno perso il 2%, e le Bper (-0,72%). Per contro Fca ha vantato un progresso del 2,5%, nonostante le immatricolazioni di dicembre siano risultate deludenti sia in Italia, sia negli States. Della galassia Agnelli sono inoltre andate bene anche le Ferrari (+1,7%). St ha guadagnato il 3%, sulla scia della buona performance dei titoli tecnologici americani che hanno spinto il Nasdaq su nuovi record. Hanno inoltre rialzato la testa le Ferragamo (+1,5%) dopo la debolezza della vigilia. Buzzi Unicem ha guadagnato il +1,5%, beneficiando delle scommesse su un consolidamento del comparto del cemento che alla fine comporterà un innalzamento dei prezzi dei prodotti. Sul fronte dei cambi l’euro si è allontanato dai livelli raggiunti ieri a un soffio dalla soglia di 1,21 dollari: passa di mano a 1,2021 dollari (1,2049 ieri in chiusura). Vale inoltre 135 yen, mentre il dollaro/yen si attesta a 112,36. Il petrolio, dopo i massimi da metà 2015 toccati ieri, ha continuato a salire: il wti, contratto con consegna a febbraio, guadagna l’1,7%, portandosi a 61,38 dollari al barile.
