NS Partners: Dollaro forte, Bce anticiperà Fed in taglio tassi

Nella foto i simboli di Fed e Bce

Nella foto i simboli di Fed e Bce

Quella scorsa è stata una settimana di assestamento per il dollaro americano, ma quella precedente era stata archiviata con un +1,7% contro un paniere di altre sei valute, il Dollar Index, segnando i migliori sette giorni da settembre 2022. A spingere gli acquisti degli operatori è stato soprattutto il cambio di prospettive relativo alla rapidità dell’allentamento monetario della Federal Reserve, sulla base anche del report sull’inflazione negli Stati Uniti, che ha indicato un’accelerazione dei prezzi sopra le attese al 3,5%.  Continua a leggere

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BlueBay. È tempo di intervenire? Occhi puntati sul Giappone

Nella foto Wall Street

Nella foto Wall Street

I rendimenti globali sono stati ancora sotto pressione al rialzo nel corso dell’ultima settimana, mentre il refrain “più alti più a lungo” continua a farsi sentire sui mercati finanziari. Come abbiamo osservato la scorsa settimana, continuiamo a ritenere relativamente alta la soglia di sbarramento per un rialzo dei tassi da parte della Fed, soprattutto in vista delle elezioni di novembre.  Continua a leggere

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Titoli asiatici salgono grazie ad utili USA più elevati; BOJ al centro dell’attenzione

 Nella foto la Borsa di Tokyo

Nella foto la Borsa di Tokyo

La maggior parte dei titoli asiatici sono saliti oggi sostenuti dai guadagni del settore tecnologico, grazie ai forti guadagni di Microsoft e Alphabet, anche se l’attesa di ulteriori indicazioni sui tassi di interesse ha tenuto sotto controllo il sentimento. I titoli giapponesi hanno ripreso quota dopo che i segnali contrastanti della Banca del Giappone hanno messo in dubbio la capacità di aumentare ulteriormente i tassi di interesse.  Continua a leggere

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GAM Italia SGR. Cara vecchia nuova Europa

Nella foto la Borsa di Francoforte

Nella foto la Borsa di Francoforte

Le azioni Europee, nel decennio compreso fra il 2010 (fine della grande crisi finanziaria americana) e l’inizio della pandemia nel 2020, sono cresciute di circa l’8,5% all’anno contro il 13,5% dello Standard and Poor’s 500. Cumulato significa +127% per l’MSCI Europe contro +256% dell’S&P 500, una notevole differenza. Questo perché gli utili delle aziende americane sono cresciuti ad un ritmo nettamente superiore a quello delle controparti del Vecchio Continente. Continua a leggere

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