Edmond de Rothschild AM. Il legame tra ESG e creazione di posti di lavoro. Commento di Marouane Bouchriha

esg factorsNegli ultimi due decenni, la creazione di posti di lavoro in Europa è avvenuta ad un ritmo cinque volte più veloce nei settori legati all’ambiente rispetto a quanto verificatosi negli altri settori. I posti di lavoro creati sono spesso destinati ad operai e ingegneri, e sono locali, non trasferibili e a lungo termine. Il 40% delle emissioni di gas serra sono generate dalla costruzione e dall’uso degli edifici. Gli edifici più efficienti nel Vecchio Continente consumano oggi cinque volte meno energia rispetto al modello di edificio tipo. Con solo l’1-2% degli edifici rinnovati ogni anno, il divario è difficile da colmare. Eppure le tecnologie necessarie esistono, sono competitive e soprattutto ad alta intensità di manodopera: il 60% degli investimenti indirizzati alle ristrutturazioni si trasformano in salari. L’energia rinnovabile può adesso competere a tutti gli effetti, su base non sovvenzionata, con il carbone e il gas nella maggior parte dei Paesi. In particolare, il solare beneficia delle economie di scala e delle innovazioni tecnologiche e i suoi costi continueranno a diminuire. Ad esempio, negli Stati Uniti, l’energia rinnovabile rappresenta il 55% delle nuove capacità aggiunte, nonostante il basso costo del gas e il sostegno dimostrato per il carbone. Nel Texas, uno stato repubblicano con una grande industria petrolifera, il 20% dell’elettricità proviene già dall’energia eolica: se il Texas fosse un Paese, avrebbe la quinta maggiore capacità installata di energia eolica al mondo.

Tuttavia, la competitività di queste energie non deve più essere l’unico criterio. L’indipendenza industriale inizia con l’indipendenza energetica. L’Europa ha promosso con successo i campioni dell’energia eolica, e non è troppo tardi per avere un modulo fotovoltaico o un settore delle batterie a livello europeo. A tal fine è necessaria la volontà politica, ad esempio, ponendo maggiore enfasi sulla cosiddetta impronta ecologica e sui vantaggi economici nei bandi di gara. Questi sono concetti che si trovano all’interno dell’European Green Deal, dove si raccolgono le considerazioni di natura ambientale ed industriale. Anche il trasporto ferroviario e le rinnovabili sono alcuni dei settori che oggi hanno campioni europei e nei quali abbiamo la capacità di agire rapidamente su richiesta attraverso gare d’appalto pubbliche.

Un programma come l’European Green Deal stabilisce un percorso e fornisce visibilità a lungo termine per quanto riguarda la domanda. Sostiene inoltre gli obiettivi di decarbonizzazione a lungo termine, compresa la neutralità dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2050. Per le aziende esposte, questo deve assumere la forma di aspettative di crescita più elevate e di multipli in linea con la visibilità e la stabilità di questi risultati.

Sul mercato, un’azienda come Kingspan sta già beneficiando del lato positivo dell’isolamento degli edifici. Una maggiore crescita e visibilità, che potrebbe portare a una politica di ristrutturazione più proattiva, andrebbe a vantaggio anche di aziende come Saint-Gobain e Owens Corning, riducendo in una certa misura la natura ciclica della loro attività.

Per le energie rinnovabili, il mercato sta valutando solo parzialmente l’accelerazione necessaria per raggiungere gli obiettivi di Parigi. L’Agenzia Internazionale per l’Energia prevede che l’incremento annuale del ricorso al solare e all’eolico aumenteranno da 200GW nel 2019 a 350GW nel prossimo decennio e 500GW più avanti. Una tale trasformazione del mix energetico richiederà anche investimenti per quanto riguarda la rete di supporto. La produzione eolica offshore nel nord della Germania dovrà essere collegata alla produzione solare nel sud Italia e ai cluster di consumo nel centro dell’Europa. Al centro di questi sviluppi ci saranno le aziende che si occupano di trasmissione dell’energia elettrica, come Elia e Terna.

Guardando più avanti lungo i segmenti della curva, non mancano i settori che si trovano più indietro, come quelli relativi ai biocarburanti e all’idrogeno. Questi settori potrebbero essere sostenuti da politiche pubbliche, ma l’esempio del sostegno fornito al settore solare europeo nel 2008 richiama alla nostra attenzione la necessità della competitività economica dei settori siano economicamente senza il ricorso a sovvenzioni pubbliche. Sarà sempre necessario distinguere tra speranze, effetti di annuncio e reale competitività economica.

Marouane Bouchriha, International equities fund manager di Edmond de Rothschild AM

 

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