Le monete da un centesimo di euro mal coniate valgono 2.500 euro

Le monetine da un centesimo di euro con la riproduzione sbagliata valgono sul mercato dei collezionisti fino a 2.500 €.

Gli errori possono costare caro ad alcuni, ma rivelarsi una fortuna per altri. Quante volte, frugandoci in tasca o nel portamonete, alla ricerca di monete del valore di uno o due euro, ci siamo ritrovato molte monetine da uno o due centesimo e abbiamo esclamato: ma queste monetine da uno, due euro ma a che servono?

Eppure, a ben vedere, se foste i possessori fortunati di uno dei 7mila pezzi che, a causa di un errore della Zecca di Stato, valgono 2.500 euro, ci pensereste più di una volta a sbarazzarvene o a concludere, frettolosamente, che non servono a nulla. Potreste infatti essere, magari senza saperlo, i  possessori di uno di quelle 7mila monetine sbagliate.

A parte il paradosso sui costi di produzione, visto che per produrre un centesimo di euro se ne spendono quattro, in circolazione esistono infatti delle monetine da un centesimo che per i collezionisti valgono almeno 2.500 euro, e una di queste è stata pagata addirittura 6.600 euro nel corso del 2013. In tutta Europa è ovviamente scattata la “caccia” alla moneta sbagliata così preziosa.

La Zecca di Stato ha commesso un grossolano errore stampando sul retro di alcune centinaia di monete da un centesimo la Mole Antonelliana di Torino anziché Castel del Monte (in Puglia). La Mole Antonelliana di Torino è infatti correttamente stampata sulla moneta da due centesimi, cosicché sono state messe in circolazione monete da un centesimo talmente rare da aver visto il proprio valore reale schizzare immediatamente in alto. E benché la moneta in questione sia stata prontamente messa fuori produzione, in circolazione ci sono ancora oltre 7mila pezzi che valgono ognuna un tesoro, non meno di 2.500 euro.

Va da sé che, a far lievitare il valore è il mercato dei collezionisti, peraltro sempre particolarmente attento a eventi di questo tipo. Ed è stato proprio un collezionista a sborsare i 6.600 euro per poterne avere almeno una. E con la moneta unica europea, la caccia al conio “difettato” è ovviamente scattata in tutta Europa.

Insomma, prima di disfarsene al supermercato o di conservarle in un salvadanaio, è sempre meglio dare un’occhiata al retro delle monetine da 1 centesimo: è possibile incappare in una Mole Antonelliana e ritrovarsi con almeno 2.500 euro in tasca da un momento all’altro.

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