T. Rowe Price. Outlook positivo per il Vietnam, un caso di successo nella gestione del Covid-19

La Borsa di Hanoi

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Vista la vicinanza alla Cina e l’epidemia di SARS nel 2003, le autorità vietnamite hanno agito rapidamente in risposta alla diffusione del nuovo coronavirus. Il primo caso è stato registrato a gennaio e da inizio febbraio sono state adottate restrizioni sugli spostamenti e misure di distanziamento sociale. Un caso di successo. Ad oggi non sono state registrate vittime per coronavirus in Vietnam e il tasso di contagio sembra essere sotto controllo. Secondo il nostro modello di analisi, il Vietnam è tra i Paesi di Frontiera ed Emergenti in cui il virus è stato controllato meglio, e ha mostrato una gestione migliore anche rispetto ad altri Paesi più ricchi, come Germania o Corea del Sud.

I miglioramenti nella governance hanno permesso di gestire meglio il virus. Sebbene l’approccio autoritario del Governo abbia permesso l’implementazione di rigide quarantene, l’efficacia della risposta si deve in parte anche ai recenti miglioramenti nella governance.

Secondo il Viet Nam Provincial Governance and Public Administration Performance Index, che raccoglie le opinioni dei cittadini, il principale miglioramento nel 2019 ha riguardato il maggiore controllo sulla corruzione nel settore pubblico e la maggiore trasparenza nei processi decisionali[1].

Inoltre, sono stati fatti passi avanti nel raggiungimento della copertura sanitaria universale, uno degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU. Il Paese ha ottenuto un punteggio di 73 su 100, con l’assicurazione sanitaria sociale che copre l’82% della popolazione (dati OMS 2018).

Riteniamo che tutti questi sviluppi possono aver contribuito alla risposta apparentemente efficace del Vietnam alla pandemia.

L’impatto economico del virus

Il Vietnam ha gestito abbastanza bene la pandemia sul fronte sanitario e sociale, tuttavia il suo mercato azionario e l’economia hanno sofferto, dato che il mercato domestico mostra un alto beta legato all’economia aperta del Paese e alla profonda integrazione con i mercati globali.

Tuttavia, grazie al suo approccio cauto, il Vietnam è stato tra i primi Paesi ad allentare il lockdown, dal 22 aprile, anche se i viaggi internazionali continuano a essere vietati.

Come molti altri Paesi anche il governo vietnamita ha introdotto un pacchetto di stimoli fiscali, pari a circa VND 271.000 miliardi, attorno al 3,6% del Pil (dati FMI a giugno 2020), un piano significativo rispetto ai competitor.

Ci aspettiamo che il contesto economico resterà resiliente e che il Vietnam riuscirà ad evitare una recessione. Le ultime stime sul Pil per il 2020 sono comprese tra il 2,7% e il 4,8%[2], con una ripresa più solida nel 2021.

Dove troviamo le migliori opportunità

Manteniamo una view positiva sul contesto macroeconomico in Vietnam. Il sell-off di mercato ha generato opportunità, rendendo le valutazioni di alcune società particolarmente interessanti. La selezione dei titoli continua ad essere fondamentale e il nostro focus resta sui titoli di alta qualità. Al momento riteniamo che le opportunità più interessanti si trovino nei seguenti settori:

  • Banche: nonostante la crisi, le banche sembrano ben posizionate per superare la tempesta. Ci stiamo concentrando soprattutto sulla solidità dei bilanci e dei buffer di capitale.
  • Beni di consumo: sebbene persista l’incertezza, la rapidità della risposta in Vietnam dovrebbe supportare la ripresa di questo settore. Continuiamo a monitorare i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori e guardiamo alle società che saranno in grado di mantenere invariata la loro crescita strutturale.
  • IT: una maggiore necessità di digitalizzazione nel mondo post-pandemia potrebbe supportare le aziende in questo settore, come la principale società di IT del Vietnam FPT.

Guardando avanti

Il Vietnam potrebbe emergere come un potenziale vincitore dalla crisi globale di coronavirus. Il Paese probabilmente riuscirà a evitare la recessione e potrebbe beneficiare dei cambiamenti nelle catene di approvvigionamento globali. L’apparente capacità del Vietnam di contenere la diffusione del virus, così come le dinamiche demografiche favorevoli, dovrebbero supportare l’attrattività del Paese agli occhi degli investitori esteri.

Oliver Bell, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV – Frontier Markets Equity, T. Rowe Price

 

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