Generali Investments. I mercati scontano la discesa fin qui intervenuta degli utili, ma i rischi continuano ad essere al ribasso

mercatiLa stagione utili societari del quarto trimestre 2018 appare dignitosa sia negli Stati Uniti che in Europa, dopo che hanno riportato il 56% e il 26% delle società appartenenti ai rispettivi indici azionari. In particolare, la crescita annuale degli utili è positiva, seppur inferiore a quella registrata nel trimestre precedente. La crescita rimane elevata in termini assoluti negli Stati Uniti, mentre è più bassa in Europa quando si escludano i settori delle materie prime. Nel complesso ci aspettiamo una stagione di rendicontazione modesta, in cui le sorprese positive, rispetto alle attese degli analisti, sono rese possibili solo in quanto da ottobre questi ultimi hanno tagliato le loro stime in modo piuttosto netto. La previsione degli analisti è che i tassi di crescita annuali degli utili continuino a diminuire fino al terzo trimestre di quest’anno: siamo d’accordo sulla tendenza al ribasso, ma ci aspettiamo che il risultato finale del 2019 vedrà una crescita degli utili societari inferiore di quasi il 50% rispetto al consenso (0-4%, contro il 6-8%), con rischi al ribasso qualora la crescita economica mondiale continui a rallentare dagli attuali livelli.

Finora il sentiment di mercato è stato sostenuto dalla posizione più accomodante delle banche centrali, dalle politiche espansive in Cina (monetarie e fiscali), dai minori rischi sulla Brexit (un ritardo della data di uscita rispetto a marzo appare più probabile) e, infine, dalle crescenti aspettative di una tregua commerciale tra Cina e Stati Uniti.
Detto questo, sebbene il posizionamento ancora basso degli investitori rappresenti un elemento positivo per l’azionario, una ulteriore performance positiva a partire dagli attuali livelli di mercato deve necessariamente passare da una stabilizzazione delle sorprese macroeconomiche, fin qui negative, e da una riduzione dell’incertezza politica.

Michele Morganti – Senior Equity Strategist

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