Borsa. Seduta di recupero nonostante si addensino nubi sui dazi, Milano + 0,8%

borsa-italiana-elezioniMilano, 3 agosto – Seduta di recupero per l’Europa, con Milano che chiude vicino ai massimi di giornata, mentre Oltreoceano Wall Street è poco mossa sulla scia di dati sul mercato del lavoro considerati deludenti. Anche se il tasso disoccupazione è sceso al 3,9%, nel mese di luglio sono stati creati 157mila posti di lavoro, contro una attesa degli analisti per 190mila unità. Intanto continuano le tensioni internazionali sui dazi con la Cina che non ha fatto attendere una sua risposta, minacciando di imporre tariffe per 60 miliardi di dollari sulle importazioni che arrivano dagli Stati Uniti. A Piazza Affari il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,8%, con lo spread che è tornato a destare preoccupazione dopo una fiammata in mattinata a 270 punti, per poi chiudere a 254 punti, in rialzo ma appunto sotto i massimi. In questo contesto, i titoli bancari hanno avuto un andamento contrastato per gran parte della giornata per poi migliorare sul finale dopo che il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha espresso ‘soddisfazione per l’accordo sulle linee del quadro programmatico proposte, che confermano la compatibilità tra gli obiettivi di bilancio già illustrati in Parlamento e l’avvio delle riforme contenute nel programma di governo in tema di flat tax e reddito di cittadinanza’. Tra i titoli, in evidenza Ubi Banca (+2,11%) che oggi ha dato i conti, e Mediobanca (+1,64%), sotto i riflettori per le indiscrezioni stampa di un interessamento del fondo Elliott. Mentre hanno subito vendite Banco Bpm e Bper, che comunque hanno ridotto significativamente le perdite nel finale. Fuori dal segmento principale, Mps e Carige hanno chiuso in rosso. A Milano protagoniste di seduta sono state Fca (+2,86%) e la controllante Exor (+2,52%). Secondo indiscrezioni raccolte da Bloomberg, Fca sta andando avanti con il progetto di scissione della controllata Magneti Marelli, sebbene abbia ricevuto manifestazioni di interesse da parte di controparti asiatiche e altri soggetti, tra i quali Apollo e Bain Capital. Sempre secondo indiscrezioni riferite dall’agenzia, il valore di Magneti Marelli potrebbe arrivare anche a 6 miliardi di euro, livello superiore alle valutazioni circolate di recente tra i 4 e i 6 miliardi di euro. Bene anche Cnh Industrial (+1,69%), mentre Ferrari, dopo una fiammata fino a guadagnare il 4%, ha perso smalto per chiudere in calo dello 0,65%, quando è scattato il conto alla rovescia per la presentazione del piano al 2022 il prossimo 18 settembre a Maranello. Sul fronte dei cambi, la moneta unica ha perso terreno verso il dollaro, ma ha recuperato dai minimi di seduta, oscillando in chiusura sulla soglia di 1,16 dollari per chiudere a 1,5982 dollari (1,1579 in avvio e 1,1615 alla vigilia). La moneta unica vale anche 128,876 yen (129,34 e 129,44), con il biglietto verde che passa di mano a 111,118 yen (111,66 e 111,44). Infine, il petrolio è debole con il contratto sul Wti consegna settembre che perde lo 0,4% a 68,68 dollari al barile.

 

 

Questa voce è stata pubblicata in Finanza e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


due + otto =

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>