Borsa. Europa positiva in attesa del dato degli Stati Uniti sul mercato del lavoro. Giù Nexi dopo il placement

PALAZZO MEZZANOTTEMilano, 10 gennaio – Borse europee positive ancora sull’onda della distensione tra Stati Uniti e Iran, dopo che il presidente americano Donald Trump ha deposto l’ascia di guerra contro il Paese arabo, scongiurando una risposta militare al lancio dei missili contro le basi Usa in Iraq e annunciando invece l’introduzione di sanzioni militari. Così ieri Wall Street ha chiuso su nuovi record e questa mattina anche Tokyo ha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,47%. Guadagno che è andato ad aggiungersi a quello del 2,3% della vigilia. Sulle prime battute Milano sale di un frazionale 0,07%, così come Parigi. Va meglio Francoforte che guadagna lo 0,26%. Madrid inoltre sale dello 0,2% e Londra dello 0,44%. In Italia lo spread è in calo a 154 punti. Sul fronte macro, il dato più atteso della giornata è quello relativo al mercato del lavoro americano del mese di dicembre. Sullo sfondo l’attenzione rimane concentrata sul commercio internazionale, mentre è scattato il conto alla rovescia per la data del 15 gennaio quando Stati Uniti e Cina dovrebbero siglare l’accordo relativo alla fase uno. A Piazza Affari Nexi è al centro dell’attenzione, dopo il collocamento del 7,7% del capitale a 11,6 euro per azione. Le azioni cedono oltre il 3%. Per contro continua a salire Azimut (+1,19%), dopo l’exploit della vigilia, quando la società ha annunciato la revisione al rialzo delle stime per l’utile 2020, oltre a confermare che il risultato netto del 2019 sarà da record. Sono contrastate le banche, con Banco Bpm (-0,2%) che rimane sotto la lente nell’attesa di novità sulla governance, dopo che è emerso che l’attuale presidente, Carlo Fratta Pasini, non è disponibile a ricandidarsi. Corrono le Bper (+0,97%), mentre sono deboli le Unicredit (-0,5%) e le Ubi (-0,47%). Fuori dal paniere principale, corre Banca Mps (+3,3%), dopo che Moody’s ha rivisto al rialzo sia il rating sia l’outlook. Perdono lo 0,8% le Banca Farmafactoring, dopo il private placement. Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,1104 dollari (1,1094 dollari ieri in chiusura), e a 121,68 yen (121,55 yen). Il biglietto verde si attesta a 109,56 (109,53). Il petrolio continua a perdere quota: il wti, contratto con consegna a febbraio, arretra dello 0,3% a 59,37 dollari al barile.

 

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