L’ipotesi di alcuni commentatori ed esperti di mercato che il raggiungimento di un accordo USA-Cina fosse comunque imminente appare allontanarsi. Verosimilmente si andrà verso un ulteriore inasprimento delle relazioni in attesa dell’incontro tra i due leader Trump e Xi Jinping in occasione del G20 di fine giugno, mentre risulta incerta persino l’agenda dei prossimi incontri per proseguire i negoziati. Quanto alle elezioni europee, a meno di eclatanti sorprese, l’avanzata dei partiti populisti è nelle attese dei mercati ed è pertanto improbabile che i risultati influenzino nel brevissimo l’andamento degli stessi, che saranno molto più attenti all’evoluzione dei dati macro economici al fine di comprendere se le rinnovate tensioni commerciali stiano minando la fiducia in un contesto di crescita zoppicante. L’unica certezza al momento è che la volatilità rimarrà elevata: non è molto ci rendiamo conto, ma spesso la volatilità di breve apre opportunità nel medio- lungo periodo.
Giordano Beani – Responsabile soluzioni multi asset Amundi